Un ristorante di sukiyaki di pollo molto interessante

Un ristorante di sukiyaki di pollo molto interessante

[Dicembre 2017]

Il giorno che abbiamo girato per Tokyo guidati dalla nostra amica è stato molto interessante e anche la luce del tramonto era stupenda.

L’abbiamo vista riflettersi sul centro commerciale Ginza Six, che ha aperto solo a aprile. 

Il Ginza Six è stato costruito sul sito dove prima c’erano i grandi magazzini Matsutaya e a dire la verità quando l’ho visto non ho notato niente di particolare come novità, però l’ultimo piano era diventato un giardino e c’era una bella atmosfera.

Si vedeva Tokyo tower e la Sky tree tower, ed era interessante vedere i palazzi così vicini.

Mi è sembrato di poter vedere, i retroscena che i proprietari non vorrebbero mostrare, come i tetti zeppi di condizionatori d’aria, di questi palazzoni impeccabili visti dal basso.

Dopo abbiamo fatto una passeggiata per la zona di Nihonbashi.

Abbiamo visto che qui nei magazzini Takashimaya c’è ancora la ragazza dell’ascensore.

Prima ce n’erano in tutti i grandi magazzini, ora sono rare.

Abbiamo saputo che qui ci sono tanti negozi di dashi uno accanto all’altro.

L’ultimo obiettivo della giornata era di andare in un negozio di sukiyaki di pollo a Kanda che si chiamava “Botan“.

E’ un vecchio locale dove la nostra amica era solita venire a mangiare con suo padre.

Era un negozio specializzato in  zuppa di pollo nel periodo Meiji (1897) e negli anni ’30 era divenuto un ristorante.

Scampato agli incendi della guerra, era stato riconosciuto edificio storico della città.

Tolte le scarpe siamo saliti sul tatami e ci siamo seduti a terra.

Si doveva prenotare se si era più di  4, noi essendo tre siamo stati condotti subito in una piccola stanza.

C’erano tre gruppi di 2/4 persone e la stanza si è riempita subito.

Tra due piccoli tavoli del tipo di quelli che si vedono negli spettacolo teatrali tradizionali giapponesi, c’era un braciere da cottura a carbone bianco di quercia ubame, tipicamente giapponese. Su una padella posato su di questo si prepara il cibo.

Sembrava un po’ il set di una casa giocattolo, ma la quantità che contiene  era tanta da non riuscire a mangiarla tutta.

Venivano cotte insieme tutte le parti del pollo incluso il fegato e quando erano cotte le mangiavamo intingendole in guscio d’uovo con dentro l’uovo crudo.

Oltre alla carne di pollo c’erano negi (cipollotto) e tofu.

Noi che non siamo abituati a stare seduti sul tatami non sapevamo dove mettere le gambe per stare comodi e le muovevamo in continuazione.

Non so quante stanze ci fossero, perché non ho visto le altre stanze, ma i clienti continuavano ad arrivare e le cameriere tutte un po’ attempate non riuscivano a stare dietro a tutte gli ordini ed erano molto indaffarate.

Anche se alla fine in questo tipo di ristorante i clienti si cucinano da soli.

Il pasto è stato molto buono e anche l’esperienza è stata interessante.