[ Sett.2016 ] Niigata in Giappone è famosa per il suo sake.
Non si può passare da qui senza visitare una o due fabbriche di sake.
Ne visitammo una quando venimmo alcun anni fa e ci piacque molto.
Questa volta siamo stati in una fabbrica chiamata Imadaitsukasa che era sulla nostra guida.
Le visite sono organizzate in modo sistematico e si può prenotare per un’ora a piacere dalle 9 alle 4, eccetto mezzogiorno
Noi abbiamo prenotato la vista delle 4 del pomeriggio.
Siamo arrivati di fronte a un vecchio e affascinante edificio costruito, sembra, 110 anni fa.
Era un giorno feriale ma c’erano 12-13 visitatori.
Questa guida ci ha spiegato più dettagliatamente come si fa il sake rispetto alla guida della distilleria che abbiamo visitato a Chiba alcuni giorni fa
La produzione del sake inizia alla fine di ottobre e finisce alla fine di marzo, era perciò, di solito, il lavoro dei contadini durante l’inverno.
Quando si fa l’assaggio del sake dopo bisogna sputarlo:” Così anche se uno è astemio puoi essere un sommelier” ha detto la guida.
E’ lo stesso per il vino, no?
Si usano un bicchiere della grandezza di una coppa di tè giapponese con un disegno di due anelli blu navy dentro, si guarda il colore del sake sulla parte bianca e la torbidezza su quella blu.
Ai vecchi tempi non si riusciva a fare la sbramatura del chicco riso riducendo del 50% del suo peso, perciò non c’era il Ginjoshu, il sake di più alta qualità.
Qui stanno cercando di produrre il Daiginjo, quello che al momento è il top premium sake, usando le botti di legno che usavano anticamente.
In questa distilleria non aggiungono alcol o altri additivi, cosa che sembra sia piuttosto rara in Giappone.
Dopo la visita c’era il piacevole momento dell’assaggio.
Lo spazio dove si svolgeva l’assaggio era un tempo la cucina dove le donne di servizio cucinavano e servivano i pasti ai fabbricanti di sakè.
Questa parte era stata costruita nel primo periodo Meiji (1868-1912) ed era bella e ricca di atmosfera.
Tra i sake che abbiamo assaggiato il migliore per me è il Daiginjo, fatto con riso con una sbramatura del 35%.
Ogni distilleria ha un sake fatto con riso al 35% di sbramatura. Non lo sapevo.
Non potevamo portare liquidi nel bagaglio a mano sull’aereo e loro non spedivano il sake all’estero. Perciò abbiamo comprato solo degli youkan (gelatina di fagioli atsuki dolce) fatti con i sedimenti di sake per mia madre.
La nostra amica ha comprato una bottiglia di amazake (una bevanda dolce ottenuta dai sedimenti del sake) leggermente aspro che lei usa per fare i condimenti per l’insalata.
La visita a questa distilleria fu la nostra ultima attività in questa breve vacanza a Sado e Niigata e tornammo indietro a Tokyo con lo shinkansen.
Guardavo il tramonto dal finestrino pensando che seppure breve era stata una vacanza di cui ero totalmente soddisfatta.