La cosa più impressionanate per me è stata la ricostruzione di una navicella spaziale.
La camera per una persona era veramente minuscola con un sacco a pelo pendente dove dorme l’astronauta.
“Dormono in piedi?” ho chiesto d’istinto, ma ovviamente senza gravità stare in piedi o sdraiati non fa differenza.
Inoltre, il loro bagno era speciale.
Se andassero in bagno come noi, gli escrementi galleggerebbero, quindi devono farla risucchiare in un apposito spazio.
“Gli astronauti “non possono farsi il bagno”, “quindi la navicella deve puzzare” ci ha detto la guida.
Queste guide erano tutti anziani volontari che indossavano un’iniforme con la scritta “volontario” stampata dietro la schiena.
Spiegavano le cose in maniera molto cortese.
Vorrei sapere se erano insegnanti di scienze andati in pensione.
“Lei” aveva delle movenze del tutto umane.
Se proprio si va a cercare il pelo nell’uovo, le labbra si vedeva che erano un po’ artificiali.
Abbiamo chiesto allo staff se si svuotasse dopo l’inizio della scuola, ma ci hanno detto “In realtà no, perchè vengono numerosi gruppi di studenti in visita”.