Dopo essere tornati a casa dalle vacanze estive in Sicilia, siamo andati in Lombardia per affari.
Anche se non era una vacanza, abbiamo fatto una prenotazione in un ristorante di cucina romana nella cittadina chiamata Lurago d’Erba, a circa 15 chilometri a sud-est del Lago di Como.
Il nome del ristorante è La Taverna di Rugantino.
Siamo stati portati ed accomodati nella terrazza.
Abbiamo iniziato con un bicchiere di prosecco ciascuno come aperitivo e porchetta condivisa per l’antipasto.
Questa volta mi sono convinta che la porchetta fosse fondamentalmente come un char siu giapponese.
Mi è sempre piaciuto il ramen char siu, quindi mi piace anche la porchetta.
Il grasso intorno era duro ma con un buon sapore, che esalta ulteriormente il sapore.
Dopo essere stata soddisfatta da questo antipasto, ho scelto un piatto tipico romano, Saltimbocca alla romana di vitello.
Non mi ha sorpreso, ma era delizioso.
Mio marito aveva scelto lo stufato di Baccala (merluzzo).
Sembrava che la quantità fosse piccola, ma era soddisfatto del gusto.
Ottime le patate rosticciate, che abbiamo ordinato come contorno.
Queste spesse patatine fatte in casa sono irresistibili.
L’altro contorno era la Cicoria ripassata, leggermente piccante.
Secondo mio marito, sua nonna faceva questo piatto, ma non piccante.
Invece di comprarli dal fruttivendolo, li raccoglieva nei campi.
A questo punto eravamo già sazi, quindi abbiamo saltato il dolce e bevuto un amaro romano come digestivo.
Il conto del La Taverna di Rugantino è stato di 105 € compresa una bottiglia di vino romano e caffè, un pò caro ma anche la soddisfazione è stata alta.
Quel giorno la caratteristica di questo ristorante era una cameriera molto energica.
Parlava molto con un forte accento romanesco (detto da mio marito che è milanese), tanto che lui, che di solito è loquace, sembrava silenzioso.
Anche tutti gli altri camerieri erano simpatici.
Lo stesso giorno siamo andati la sera sul Lago di Como.
Abbiamo fatto una passeggiata su una passerella sul lago che non c’era l’ultima volta che ci siamo andati.
Gli alberi delle montagne circostanti stavano già cambiando colore e io sentivo l’autunno.
Nella città di Como c’era ancora un’atmosfera da vacanze estive, e c’erano molti turisti stranieri.
Anche se il vento soffiava e faceva fresco, era affollato di gente che camminava in magliette senza maniche e desiderava ardentemente la parte finale dell’estate.
PS. Più tardi, in inverno, abbiamo visitato di nuovo questo ristorante:
Abbiamo poi appreso che il proprietario di questo ristorante è venuto a nord di Roma per sposare una ragazza nata e cresciuta in questa piccola città del nord Italia e che ha fondato qui il ristorante.
Questa volta era pieno di gente del posto.
Inutile dire che ho mangiato di nuovo una deliziosa porchetta.
[Sett. 2022]