[Dicembre 2016]
Durante la visita di Medellin, in Colombia, la cosa più interessante è stata la piazza Botero.
Qui erano esposte 23 statue realizzate dal grande artista di fama internazionale Fernando Botero che è nato a Medellin.
Botero è un artista originale il cui soggetto principale sono persone grasse, animali grassi e cose dalle proporzioni dilatate. Botero ha adesso 84 anni e sembra sia ancora in buona salute.
Secondo la spiegazione della nostra prosperosa guida Maria, Botero non era un feticista delle persone grasse, ma una volta, disegnando una chitarra si rese conto che il buco centrale era troppo piccolo rispetto ai contorni esterni, ma questa sproporzione gli piacque così iniziò a rappresentare le cose aumentando i contorni esterni e disegnando ciò che era all’interno di piccole dimensioni.
Quando ci ha detto: “Non è fantastico pensare che le persone grasse siano belle?”, non potevamo che annuire.
In questa regione oltre a lei avevo visto molte persone di grossa corporatura o grasse come quelle che rappresenta Botero.
Perciò forse a lui era venuto naturale rappresentare questo tipo di soggetti.
Le opere che erano là prima erano esposte in giro per il mondo e alla fine Botero aveva deciso di donarle a questa piazza.
Maria ci ha detto che Botero ha progettato anche la piazza.
Anche il museo Antioquia, dove ci sono altre sue opere e che sta proprio di fronte era stato disegnato da lui, ma non non ci siamo entrati.
Pensavamo che la visita fosse inclusa nell’itinerario, perciò non eravamo andati a vedere il museo di Botero a Bogotà…
Ma alla fine avevamo visto le sculture nella piazza e andava bene anche così.
Attaccato all’edificio del museo c’era una piccola caffetteria chiamata “El laboratorio de Cafe”.
La Colombia è una nazione famosa per la produzione del caffè ma i chicchi migliori sono destinati all’esportazione e qui la gente del posto beve il Nescafe e cose del genere.
Ritenendo che questa fosse una vergogna il proprietario aveva aperto questa caffetteria con l’intento di far conoscere i colombiani la vera bontà del caffè.
Era l’ultimo dell’anno.
Come in Giappone l’ultimo dell’anno si fanno le grandi pulizie e anche nel locale erano impegnati in questa attività, così ci siamo seduti a un tavolo all’esterno.
E’ venuto fuori un giovane che preparandoci il caffè ci ha spiegato tutto il processo e poiché faceva il tutto con passione e impegno ci ha fatto una buona impressione.
Tra l’altro gli strumenti che usava per fare il caffè erano di fabbricazione giapponese.