Dopo aver consumato il primo gustosissimo pasto a Firenze, anche se eravamo sazi e assonnati, ci siamo affrettati a visitare il battistero del Duomo, che avevamo prenotato in anticipo.
Ho visto il Duomo di Firenze molte volte, ma quando sono arrivata in Piazza del Duomo, non ho potuto fare a meno di dire “wow”.
Oltre al suo bell’aspetto, le sue dimensioni sono sorprendenti.
In passato, quando ero giovane ed energica, facevo comunque fatica a salire in cima alla cupola e al campanile del Duomo di Firenze, ma siccome non ero mai stata nel Battistero, abbiamo deciso che vederlo sarebbe stato questa volta il momento piu’ importante.
Siamo arrivati all’ingresso del battistero un po’ più tardi dell’orario di prenotazione, alle 13.15 ma il responsabile ha detto: “Oggi il museo chiuderà prima, quindi per favore sbrigatevi”.
Questo biglietto era una combinazione del Battistero e del Museo dell’Opera del Duomo.
Il museo è dietro il Duomo e l’abbiamo trovato senza difficoltà.
Si dice che questo museo abbia una storia che risale al 1891, ma è stato recentemente ristrutturato e ha un aspetto moderno.
Su un lato dell’elegante corridoio erano incisi i nomi delle persone coinvolte nella costruzione del Duomo, del Campanile di Giotto e del Battistero.
Le sculture sono raccolte nella grande sala al piano terra, e qui si trova anche l’originale della famosa “Porta del Paradiso” nel Battistero.
Il cancello del Battistero è ora una replica.
“Porta del Paradiso” Michelangelo la chiamava così perche’ la riteneva meravigliosa.
È d’oro, ma non è fatta d’oro, è placcata in oro e il materiale di base è il rame.
Secondo la nostra guida, ci fu un concorso per le porte del battistero nel XV secolo, e Brunelleschi, che costruì la cupola del Duomo, e Ghiberti, che era giovane, ricevettero insieme un ordine, ma Brunelleschi non ne fu contento e ando’ a Roma, così il Ghiberti passò molti anni a costruire le porte da solo.
Si dice che i prototipi di queste di tutti e due all’epoca di questa competizione fossero così creativi che si diceva addirittura che questo fosse il vero inizio del Rinascimento.
Al piano terra del museo c’è anche una scultura “Pietà” che Michelangelo fece per la sua lapide ma non gli piacque e la ruppe lui stesso.
Al piano superiore si trovano le sculture del Campanile di Giotto, una mostra su come fu realizzata la cupola del Brunelleschi e il coro.
Se si sale più in alto, c’è una terrazza sul tetto dove puoi effettivamente vedere la Cupola del Duomo di Firenze.
Per qualche ragione, non ci siamo arrivati, involontariamente.
In effetti, penso che sia più fruttuoso vedere questi musei con una guida.
Dobbiamo aver trascurato molte cose importanti perché abbiamo guardato solo le cose famose mentre ci trascinavamo dopo il pranzo abbondante finito poco prima.
Il Battistero ha una storia che risale al XII secolo e si ritiene che sia stato probabilmente costruito sul sito di un antico tempio romano.
Quando entri, vedrai un mosaico scintillante sul soffitto.
Mi sono ricordata immediatamente di quelli di Ravenna.
Il mosaico è un’opera della fine del XIII secolo, e pare sia stata realizzata da più artisti.
In questo Battistero furono battezzate molte celebrità fiorentine, tra cui Dante.
Valeva la pena vederlo.
A proposito, sia per il museo che per il Battistero abbiamo dovuto esibire il “Green Pass (Certificato Vaccino Covid)”.
Senza di esso, sono pochissimi i posti in cui puoi entrare in Italia.
È consigliabile fare le vaccinazioni e ottenere il certificato di vaccinazione.
[Sett. 2021]