Il secondo giorno del nostro soggiorno a Hida Takayama, in Giappone, abbiamo dovuto a malincuore lasciare la nostra camera d’albergo per andare in città, alle dieci del mattino.
Anche se, ad essere onesti, siccome la sera prima abbiamo mangiato e bevuto troppo, avremmo voluto rimanere volentieri a letto.
Come prima cosa siamo andati a vedere il mercato mattutino di fronte al Takayama Jinya, il vecchio edificio del comune.
Purtroppo il mercato non era in piena attività, probabilmente perché siamo arrivati troppo tardi.
Sembra che di solito ci siano almeno cinquanta bancarelle, ma durante il giorno ne rimangono appena cinque.
Così abbiamo cambiato idea e siamo andati al Takayama jinya.
Takayama rispondeva direttamente al Bakufu di Edo, durante lo shogunato dal 1692 al 1868, a causa delle grandi risorse primarie delle foreste e dei minerali.
Il Jinya era il posto dove gli ufficiali di Edo (l’attuale Tokio) vivevano e lavoravano.
C’erano almeno sessanta Jinya in tutto il Giappone, tuttavia questo è l’unico rimasto intatto.
Si tratta di un edificio di legno sorprendente grande, sono rimasta in particolare colpita nel vedere l’enorme magazzino che raccoglieva il tributo annuale (il riso che i contadini versavano come tassa).
Dopo ci siamo recati a piedi alla Casa Matsumoto, pensando che fosse aperta al pubblico al fine di mostrare come fossero fatte le case e come si vivesse all’epoca.
Purtroppo era chiuso proprio quel giorno, tuttavia camminando abbiamo potuto vedere come molta gente di Takayama vivesse in affascinanti case di legno antiche.
La foto rappresenta alcune di queste case.
Così ci siamo addentrati nell’inevitabile intrico di strade e case vecchie, la principale attrazione turistica della città.
Ci siamo divertiti a fare compere negli antichi negozi pieni di stile, come un negozio di sake giapponese.
Erano presenti molti turisti in questa che è una delle più famose città giapponesi.
Molti di questi erano stranieri, come a Shirakawago.
[ Mar.2016 ]