[ Aug.2016 ] Se si sale dalla citta’ vecchia Shukunegi sull’Isola di Sado in Giappone, ci si imbatte nel museo Ogi Filk.
Avevamo sentito che qui avevano restaurato una Sengokubune, una grande nave merci in legno, cosi’ siamo andati a vederla.
Si chiama “Hakusan-maru” e l’originale di questa nave era stato realizzato a Shukunegi nel 1858.
Abbiamo potuto salirci sopra.
La Sengokubune e’ una larga nave il cui nome significa che puo’ trasportare 150 tonnellate (=sen goku nell’antico modo giapponese di contare) di riso.
Durante l’epoca Edo (1868-1912) venivano seguite due rotte: la Nord e la Ovest che giravano intorno alle isole giapponesi e queste navi trasportavano ogni sorta di beni.
E l’Isola di Sado propsero’ come porto di scalo.
Ma durante l’epoca Meiji (1868-1912), quando locomotive e navi a vapore trovarono diffusione, le Sengokubune caddero in disuso.
Il museo Ogi era pittoresco, creato in una antica scuola elementare costruita nel 1920.
In mostra c’erano molti attrezzi marinareschi e altri utensili, ma c’era anche una vecchia aula di scuola che mi messo nostalgia.
Dopo aver visto il museo, siamo andati a Yajima Kyojima per vedere la Tarai Bune, una sorta vasca usata come imbarcazione, che non vedevo l’ora di provare.
Anche se il sole splendeva, il mare era ancora mosso per via del tifone, quindi abbiamo potuto provarla solo nel mare interno.
Diversamente dalla Sengokubune, la Taria Bune e’ molto piccola e sembrava una specie di tinozza.
Appena saliti su di essa non era affatto stabile, ma dopo un po’ abbiamo potuto procedere tranquillamente.
Io pensavo che la Tarai Bune fosse solo per turisti, ma in realta’ la usano ancora prendere le conchiglie.
La rematrice ci ha raccontato una storia d’amore di Sado:
Una ragazza del posto di nome Omitsu si innamoro’ di un marinaio arrivato sull’Isola di Sado per lavoro.
Erano felici insieme sull’isola, ma lui dovette tornare nel proprio paese d’origine.
Dopo che questi fu ormai parito, Omitsu inizio’ a farli visita, andandolo a visitare sulla terra ferma con una di queste Tarai Bune
Tuttavia, l’uomo aveva moglie e figli e gradualmente inizio’ a disprezzare la ragazza che veniva a farli visita, tanto che un giorno arrivo’ a spegnere la luce del faro che lei utilizzava per trovare la terraferma.
Cosi’ lei si perse nel mare e il giorno successivo il suo corpo fu trovato sulla spiaggia.
Che uomo terribile!
Stando a quello che ci ha detto la signora che guidava la barca ci vogliono almeno 18 ore per raggiungere la terra ferma con la Taria Bune.
Dalla barca siamo riusciti a vedere diversi pesci e la barcaiola conosceva il nome di ognuno di essi.