[ Apr.2019 ] L’ultima cosa che abbiamo visitato quel giorno è stata la Reggia di Venaria, che si trova in Piemonte.
L’ultimo accesso e’ alle 17.30 ed una volta entrati, si poteva restare fino alle 18.30.
Per prima cosa, in una grande stanza vicino all’ingresso, c’erano molti ritratti di famiglia dei Savoia esposti in modo elegante, “wow!”.
Questa stanza è chiamata ‘Portrait Gallery‘ e mostra la storia della famiglia Savoia che è durata più di 1.000 anni.
La stanza si trova nel piano sotterraneo e serviva da area di servizio.
Dopo questo forte impatto, tuttavia, le stanze successive erano più simili all’esibizione di un museo piuttosto che a un palazzo.
Quando salimmo al piano superiore, le stanze erano più simili a quelle di un palazzo, per esempio in una grande sala c’erano molti dipinti che appartenevano ai Savoia.
Alcuni dei dipinti dei soffitti sono stati restaurati molto bene. Altri erano coperti.
Suppongo che non sia possibile risalire alle immagini originali.
Inoltre, gran parte delle pareti erano coperte da tende e mi chiedevo se il muro fosse stato gravemente danneggiato.
C’era una bella ma piuttosto piccola sala da ballo con un bellissimo lampadario.
C’era anche un affascinante cembalo.
Ma l’attrazione principale di questo palazzo era la lunga stanza in bianco e nero chiamata “Grande Galleria“.
È così bella che posso dire che vale la pena visitare il Palazzo solo per vedere questa stanza.
Questa camera si trova appena sopra la ‘Galleria dei ritratti‘ di cui ho parlato prima e apparentemente la lunghezza è di 80 metri.
È un capolavoro del famoso architetto dei primi anni del XVIII secolo chiamato Filippo Juvarra.
Le 44 finestre alte e le finestre rotonde sopra di esse permettono alla luce naturale di entrare, e per questo motivo è molto luminosa.
Secondo un opuscolo che abbiamo comprato in seguito, il famoso musicista britannico, Brian Eno, ha composto un brano per questa stanza e si suppone che si possa ascoltare quando si e’ all’interno, ma quando eravamo lì, non abbiamo sentito nulla, sfortunatamente.
Non solo Eno, ma alcuni altri artisti contemporanei sono stati in questo palazzo.
C’erano alcune stanze in cui potevamo vedere dei video che mostravano la vita nel passato, quei video sono stati creati da Peter Greenaway, il regista britannico che ha realizzato il famoso film “Il cuoco, il ladro, la moglie e il suo amante“.
Questo è uno dei film che non posso dimenticare.
Inoltre, c’erano bambole in costume di carta realizzate dall’artista belga, Isabelle de Borchgrave, che erano adorabili.
Alla fine abbiamo visitato anche la Chiesa di St. Hubert.
A proposito, l’imponente ‘Grande Galleria‘ è stata utilizzata come soggetto per tanti souvenir, ho comprato un panno per occhiali con quella immagine.
