[Agosto 2017]
Siamo al gran finale della crociera in Russia.
Salpati da Uglič dopo un po’ abbiamo visto una torre che emergeva dell’acqua.
Era il campanile della chiesa di San Nicola che stava nel villaggio di Kaljazin sommerso dal bacino artificiale di Uglič.
Questa torre che aveva un’altezza di 75 metri era stata costruita nel 1800.
Ci hanno spiegato che passavamo con la nave dove prima c’era i mercato vicino alla chiesa.
Kaljazin era una città antica che risaliva al dodicesimo secolo e fin da allora vi era fiorente l’artigianato come quello del feltro, delle scarpe e degli attrezzi da giardinaggio.
Nel 19 sec. vi era una fabbrica per la lavorazione dei tessuti e una per la costruzione di navi e per la sua posizione in un punto importante del Volga era fiorente come porto commerciale.
Ma per la realizzazione del bacino nel 1940 il livello dell’acqua era salito di 12 metri e la città era stata sommersa.
Il motivo per cui una così ricca città era stata cancellata non era solo perché era un fiorente centro economico, ma anche perché era un importante centro religioso avente come punto più importante il monastero di Makariev.
Ai tempi dell’Unione Sovietica che era contro la religione, i bacini idroelettrici erano di gran lunga più importanti e fors e per questo avevano sommerso la cittadina a partire dal monastero.
La cittadina di Kaljazin era stata spostata su una parte più elevata ed esiste ancora.
La nostra nave è entrata dopo nel canale di Mosca.
Lungo 128 chilometri collega il Volga alla città di Mosca.
Il primo a pensare questo canale fu Pietro il Grande nel diciottesimo secolo, ma poi esso fu realizzato da Stalin.
Dal 1932 al 1937 in quattro anni e 8 mesi furono realizzati lavori imponenti tra cui 8 centrali idroelettriche, 11 chiuse, 11 dighe e 19 ponti.
Per i lavori furono impiegati soprattutto prigionieri politici e le spese di realizzazione non furono elevate.
Si dice che per le fatiche disumane erano morte dalle 20000 alle 50000 persone.
Secondo quanto ci ha detto il tour leader, la ragione per cui il numero non si conosce bene è perché anche i responsabili dei lavori sono stati uccisi.
Con la realizzazione di questo canale Mosca che è una città dell’interno è stata collegata a cinque mari: il mar Bianco, il Baltico, il Caspio, il Mare di Azov, e il Mar Nero.
Lo scopo della costruzione non fu solo quello di creare una via di trasporto, ma anche di mettere a disposizione di Mosca le acque del Volga.
Nella spiegazione che ci avevano fatto sulla nave e nella sessione di domande e risposte avevo imparato queste e altre cose interessanti.
Per esempio che ai tempi dell’Unione Sovietica c’erano 70 città chiuse dove non c’erano regole severe per poterci andare in viaggio e viverci, ma anche anche adesso ne restavano 47.
Per la maggior parte sono città industriali dove c’è anche una centrale nucleare.
Nelle città chiuse gli stipendi sono più alti e le tasse inferiori e hanno altri privilegi tipo poter guardare i film in prima visione il giorno successivo che escono a Mosca.
Quindi la gente che ci abita vuole mantenere questo status.
Poi si è parlato anche di Ucraina e la manager Elena che è originaria dell’Ucraina orientale ha detto che secondo lei i risultati del referendum fatto in Crimea nel 2014 sono reali, poiché sono molti coloro che in Ucraina vogliono essere annessi alla Russia.
Quando siamo stati in Crimea a partire dalla guida la gente che abbiamo incontrato era tutta di origine russa, quindi anche io ero d’accordo con la sua opinione.
Seconda la nostra guida in Finlandia dove solo il 6% della popolazione è di origine svedese le due lingue sono entrambe lingue ufficiali, mentre in Ucraina dove la popolazione russa è del 40% il russo è stato vietato e le scuole russe chiuse.
Abbiamo parlato anche dell’Unione Sovietica e delle intenzioni di Gorbaciov allora, dei vietnamiti che fanno le scarpe di Roman Abramovich e di tante altre cose interessanti.