Il Palazzo Festetics è l’attrazione principale di Keszthely, una località turistica ungherese di fronte al Lago Balaton.
Fu costruito da un proprietario terriero progressista appartente ad una famiglia di conti chiamata Festetics, iniziarono nel 1745 impiegando oltre 100 anni, si dice che sia uno dei tre più grandi palazzi in Ungheria.
Sfortunatamente, non abbiamo avuto abbastanza tempo per visitarlo.
I nostri due amici che rimasero a Keszthely per una settimana visitarono il palazzo, che è un museo, e dissero che valeva la pena vederlo.
Non siamo entrati nel palazzo, ma ci siamo goduti la strada principale del centro che conduce a questo palazzo, Kossuth Street.
Kossuth è il nome dell’eroe del paese che guidò il movimento per l’indipendenza in Ungheria.
Mi è piaciuta questa strada che aveva un’atmosfera incantevole.
Avevo la sensazione che non si aspettassero turisti dall’estero (ad esempio, il personale del centro informazioni turistiche aveva un atteggiamento apatico), ma era un buon posto per fare una passeggiata.
Non c’erano molti negozi di souvenir, ma un negozio di cappelli di pelliccia e una gioielleria di pietre naturali hanno attirato subito la mia attenzione.
Dopo aver provato questo e quello dal cappellaio, ho scelto un cappello di pelle di pecora bordato di pelliccia di volpe.
A Londra, dove viviamo, odiano così tanto la pelliccia che non ero sicura di poterla indossare, ma l’ho acquitato ugualmente.
In gioielleria ho comprato un ciondolo in fluorite a forma di cuore.
Mi è piaciuto il fatto che la donna in questo negozio fosse un’esperta di pietre naturali e ho potuto vedere che amava davvero le pietre.
Lasciando questa strada chiamata Kossuth e camminando oltre, ci siamo imbattuti in un mercato all’aperto.
Era un mercato alimentare per gente del posto che non sembrava avere in mente i turisti.
Le adorabili donne anziane che indossavano fazzoletti da collo e camici da cucina vendevano cibo in silenzio.
Anche i clienti erano sopratutto persone anziane.
Abbiamo comprato paprika in polvere di diversi tipi, che è una parte essenziale della cucina ungherese.
A proposito, una cosa che ho notato in Ungheria è che i giovani erano più alti e spesso belli (ad esempio, i camerieri nei ristoranti di Budapest), mentre la maggior parte delle persone di mezza età e degli anziani erano più bassi.
Mio marito ed io ne abbiamo abbiamo e pensiamo che forse gli anziani cresciuti nel mondo socialista soffrendo da piccoli di carenza di cibo sono cresciuti meno, mentre il relativo benessere attuale ha fatto diventare molto piu’ alti i giovani d’oggi.
I giovani inoltre andavano a fare la spesa nei grandi supermercati della periferia invece che in questi mercati all’aperto.
La sera prima siamo anche andati in uno dei supermercati per comprare quello che ci serviva.
Era un Tesco, il supermercato britannico.
È aperto 24 ore su 24 e ci siamo andati abbastanza tardi la domenica, ma era comunque aperto.
Abbiamo trovato tutto il necessario, ma quando ho guardato intorno nella sezione abbigliamento, sono rimasta sorpresa dalla qualità molto bassa.
Certo, erano economici, ma erano così brutti che mi dispiaceva per i consumatori del posto.
[Sept. 2010]