[Settembre 2017] Dopo aver visitato la celebre spiaggia del naufragio nell’isola di Zante in Grecia siamo andati a mangiare.
Avevamo fame e con la testa concentrata solo all’idea del cibo avevo dimenticato di scrivere il nome e l’indirizzo del ristorante dove volevo andare e non riuscivamo a trovarlo. però, arrivati sul posto c’era un vecchio albero di olivo, così vecchio che nessuno riusciva a stabilirne l’età. Il ristorante era là vicino.
Questo albero stava nel villaggio chiamato Exo Chora ed era vecchio di 2000 anni, ma dava ancora frutti.
Quest’anno abbiamo visto un albero simile anche in Portogallo.
Può sembrare una divagazione, ma ogni volta che vedo qualcosa del genere, penso che vorrei vivere ugualmente a lungo.
Anche il ristorante in cui siamo andati era su un altura da cui si vedeva un mare luccicante.
Il colore del mare di un verde come lo smeraldo o la crisocolla ed era molto bello.
Ho mangiato salsicce come primo piatto e poi come iatto principale manzo stufato nel pomodoro.
Mio marito ha scelto lo stufato di coniglio.
Era una cucina casereccia e i sapori erano semplici e buoni.
Sicuramente la gente del posto a casa mangia cose del genere.
Essendo la Grecia circondata dal mare si potrebbe pensare facilmente che i piatti a base di pesce siano i più numerosi, ma quelli a base di carne sembra siano prevalenti.
Il giorno che siamo arrivati abbiamo chiesto al receptionist dell’hotel di indicarci un ristorante dove poter mangiare pesce, ma lui con una faccia un po’ preoccupata ha detto “Ah pesce…” e ci ha mandato in un posto, che onestamente non era il massimo.
Qualche tempo fa mi ricordo che la guida all’isola di Naxos ci disse che la gente preferiva mangiare la carne degli animali allevati nell’interno che i prodotti della pesca più pericolosi da trovare.
In questo tour eravamo seduti insiemea una madre e un figlio provenienti da Israele e abbiamo imparato qualcosa riguardo al loro Paese.
A Israele essendoci la leva obbligatoria dopo il diploma della scuola superiore le femmine devono fare due anni di servizio militare e gli uomini tre anni.
Finito il militare per mezzo anno fanno il giro del mondo e poi proseguono gli studi all’università.
Paese che vai, usanza che trovi.
Dopo mangiato siamo tornati nel centro abitato.
Sulla strada ho visto ciò che restava di un incendio boschivo.
La guida, Katerina ci ha detto che quest’estate era stato peggio del solito.
Ci ha raccontato che nel suo luogo di nascita, il Peloponneso dieci anni prima in un grosso incendio erano morte decine di persone e anche suo zio era stato coinvolto riportando molte ferite e dovendo restare in ospedale per tre mesi.
Ho sentito in Italia che questi incendi non sono naturali, ma causati dall’uomo e essendoci degli interessi di questi delinquenti legati al territorio, c’è un tacito accordo nel non rivelare i colpevoli.
All’inizio Katerina, la nostra guida, mi era sembrata non molto amichevole, ma poi ci sono entrata in confidenza.
Alla fine in cambio del mio biglietto da visita mi ha dato una cartolina con scritto e ci ha scritto una frase, ci siamo lasciate con un abbraccio.