[ Ago.2016 ] Dopo esserci goduti al meglio la vacanza nell’isola di Sado, in Giappone, abbiamo preso un traghetto per tornare a Niigata.
C’erano altre cose che avremmo potuto fare a Sado: non eravamo andati nel tunnel della miniera d’oro perché faceva troppo freddo e non avevamo visto i toki, gli ibis giapponesi con la cresta che vivono solo in pochi posti tra cui l’isola di Sado.
Guardavo l’isola allontanarsi chiedendomi se e quando saremmo potuti ritornare.
L’isola e il porto di Niigata sono collegate sia da un traghetto che da un aliscafo.
All’andata abbiamo preso l’aliscafo e abbiamo impiegato circa un’ora, ma ci sono volute due ore e mezzo col traghetto al ritorno.
Il prezzo è inversamente proporzionale e il biglietto dell’aliscafo costa più o meno due volte e mezzo quello della seconda classe del traghetto.
Nella seconda classe del traghetto non c’erano posti a sedere.
C’erano però dei piani su cui le persone salivano togliendosi le scarpe ed erano lì stesi in gruppi di due o tre.
Ricordo che avevo vissuto questa situazione prima quando avevo viaggiato dallo Shikoku al Kyushu tanto tempo fa, ma l’avevo dimenticata.
Non ci andava di stare là coì siamo andati fuori a sederci sul ponte e abbiamo visto l’elegante aliscafo sorpassarci.
Ma non siamo rimasti là a lungo, perché una gran quantità di gabbiani è atterrata sul ponte.
Non mi piacciono molto gli uccelli ed ho particolarmente paura dei gabbiani che ti possono attaccare e prendere il tuo cibo.
Abbiamo girato un po’ per il traghetto, abbiamo trovato dei posti nel ristorante e ci siamo seduti là.
Ci stavamo appisolando un po’ scomodi quando mi sono svegliata e ho notato che fuori il paesaggio si era colorato di tinte calde.
Il tramonto era splendido.
Anche i gabbiani che mi facevano tanta paura erano diventati degli elementi di quel bel quadro.
Non ci stancavamo di fare foto.
Abbiamo visto molti bei tramonti in tante parti nel mondo, ma sono sicura che questo resterà nella mia memoria come uno dei migliori.