[Luglio 2018]
A Mtskheta, antica capitale della Georgia, abbiamo continuato il notro tour andando a visitare la cattedrale di Samtavro, dell’XI secolo.
Qui c’è la tomba del re Mirian, che decise che la Georgia doveva essere una nazione cristiana, e di sua moglie Nana.
Nella chiesa non si potevano fare foto se una sola in una sola parte.
Questa era la tomba di un vescovo, costruita negli anni ’80.
Costui era stato imprigionato perché aveva bruciato il ritratto di Lenin.
In questa occasione aveva detto “Tornerò presto”.
Proprio come aveva predetto dopo un anno fu rilasciato, ma non parlava più.
Ma anche senza parlare cominciò a guarire malattie ed a fare altri miracoli.
E’ per questo che qui vengono molti fedeli.
Purtroppo non mi ricordo il suo nome.
I nomi georgiani sono tutti nomi che se li sento una sola volta non mi entrano in testa….
Nel convento ci vivono ancora oggi una ventina di suore.
A parte la chiesa di Samtavro nel sito c’era un’antica torre campanaria, la tomba delle suore e la cappella dove si diceva fosse vissuta Santa Nino.
Santa Nino è la donna che ha portato il cristianesimo nella nazione.
La leggenda vuole che Santa Nino fosse vissuta in un luogo vicino al cespuglio di more e il cespuglio è ancora lì oggi.
Dopo abbiamo visitato la cattedrale di Svetitskhoveli che è molto importante per i georgiani.
Vi è conservato un pezzo di tessuto, che si ritiene sia un pezzo del vestito di Gesu quando fu crocifisso.
Siamo andati a vederlo, ma c’era una messa e un sacco di gente dentro.
La nostra guida Ana ha detto che era la festa del Santo Patrono della cattedrale e stava venendo anche un arcivescovo.
Così siamo dovuti uscire senza vedere nulla.
Ana, però, ci ha detto che non si poteva non vedere quella cattedrale, così abbiamo deciso di venirci il giorno dopo.
Siccome i canti durante la messa erano molto belli siamo andati a comprare un cd allo shop della cattedrale.
Vicino alla cattedrale c’erano molte bancarelle che vendevano souvenir e Ana ci ha detto che questo era il posto migliore se volevamo acquistare qualcosa.
Perciò abbiamo guardato le cose lì attorno.
C’è un artigianato particolare in Georgia che è un complicato intreccio di smalto e argento.
Era molto diffuso dal X al XII secolo, ma dopo era stato dimenticato. nel secolo scorso è stato riscoperto e ora è uno dei più caratteristici souvenir della nazione.
Ho comprato un anello per ricordo.
Siamo stati anche attratti dalle tazze fatte di corna di capra usate per fare brindisi in occasioni speciali.
Nessuna delle bancarelle aveva, però, una scatola che potesse essere sicura per il trasporto e abbiamo rinunciato ad acquistarle.