L’hotel Iveria e il pranzo

L’hotel Iveria e il pranzo

[Luglio 2018]

Dalla vecchia capitale Mtskheta in Georgia, siamo tornati a Tbilisi.

Lungo la strada la nostra guida Ana ci ha indicato un hotel dicendo che è il più costoso della città.

Era un il Radisson blu Iveria Hotel un lussuoso grattacielo in vetro tutto luccicante

Però io che sono stata in Georgia quando Ana era bambina ricordo l’aspetto che questo hotel aveva precedentemente.

A quel tempo il nome era sempre Iveria Hotel, ma nel 1992-93 c’era la guerra di Abcasia (una regione del nord della Georgia che richiede l’indipendenza).

Da lì erano in fuga 230.000 profughi di cui una parte veniva ospitata in una sezione dell’hotel, e l’edificio all’epoca non era in buone condizioni.

Siccome mi ha suscitato interesse sono andata a fare un po’ di ricerche e ho visto che questo era un hotel di alto livello costruito ai tempi dell’Unione Sovietica.

Dal ’93 divenne un campo profughi e poi nel 2004 tutti gli occupanti sono andati via ricevendo 7000 dollari ciascuno.

L’hotel è stato ricostruito nel 2009 ed è rinato come Radisson Blue.

I rifugiati comunque sono rimasti.

Un altro giorno Ana ci ha indicato un gruppo di case quando stavamo passando nella campagna dicendo che ci vivevano i rifugiati.

Dopo il conflitto del 1990 ce n’era stato un altro nel 2008, quindi probabilmente erano arrivati altri rifugiati. 

Comunque siamo scesi dall’auto davanti a un ristorante della città vecchia consigliatoci da Ana.

Il nome del ristorante era scritto solo in caratteri georgiani, mi sono fatta dire il nome dalla cameriera ed era “Chushanagiri“.

Qui abbiamo mangiato il Khinkali, un altro piatto tipico tipo il Kachapuri.

Se devo provare a descriverlo direi che è come un grosso raviolo.

L’ho visto fare in una casa privata piena di vapore, durante il mio primo viaggio in Georgia.

Di solito il ripieno è fatto di carne macinata e erbe aromatiche.

Nel khinkali di quest ristorante c’era però anche il coriandolo e io purtroppo non l’ho potuto mangiare.

Abbiamo preso anche un piatto di funghi e formaggio e un kebab.

Nella carne del kebab erano mescolate varie erbe aromatiche.

Come vino  abbiamo preso uno diverso dalla sera prima e anche questo avevo un gusto corposo.

In tutto abbiamo pagato 53 lari, cioè 16 euro, che è un prezzo molto ragionevole.