La torre dell’amore e la chiesa di Santa Barbara

La torre dell’amore e la chiesa di Santa Barbara

[Luglio 2018] Il secondo giorno nella Svanezia, in Georgia ci siamo diretti al villaggio di Ushguli, che questa volta era l’attrazione principale.

Come nel caso di Kazbegi, siamo saliti su un 4X4 Mitsubishi, guidato da un autista del posto.

Questo veicolo, non solo era rimasto con la guida a destra, ma c’erano un sacco di istruzioni di sicurezza scritte in giapponese che nessuno era in grado di leggere.

La via era perfino peggiore di quella di  Kazbegi e c’erano molti lavoro in corso.

E per questo, pur essendo abbastanza campagna, c’era traffico.

Prima di arrivare a Ushguli siamo ci siamo fermati a una torre che di quattro piani e che stava lungo il fiume, che era chiamata “Torre dell’Amore”

Abbiamo sentito il racconto relativo a questa torre.

Il marito di una giovane coppia felice, chiamato in guerra vi morì.

E c’è la triste storia che la moglie  non volle credere alla notizia e fattasi costruire dal padre questa torre vi si rinchiuse dentro per tutta la vita aspettando il ritorno del marito.

Siamo entrati nella torre.

E’ di quattro piani e in ognuno abbiamo salito dei gradini.

     Era come salire su un attico di un casa normale, cosa abbastanza dura.

C’erano delle finestre, ma l’interno era buio e il pavimento semplice era fatto d terra.

Ho pensato che doveva essere duro vivere qui, ma Ana, la nostra guida ci ha spiegato che non c’è solo questa torre dell'”amore”, ma la popolazione del posto dal IX al XII sec. viveva in torri del genere.

I muri erano spessi, così ogni torre sembrava una fortezza.

Siamo arrivati all’ultimo piano seguiti da una famiglia cinese e un gruppo di tedeschi.

Sembrava un’attrazione turistica abbastanza visitata.

Dopo la torre abbiamo visitato la chiesa di Santa Barbara che era una piccola cappella.

Era un villaggio di poche case e con alcuni resti .

Come abbiamo già detto molte chiese georgiane avevano affreschi all’interno, ma molte furono dipinte di bianco dai russi, quando occuparono il Paese.

I russi non erano arrivati fin qui e l’interno della cappella era pieno di affreschi.

La cappella era stata costruita nel IX secolo, ma c’era un’icona del VI secolo conservata.

Poiché la Georgia era continuamente attaccata, icone importanti come questa venivano portate in campagna e conservate.

Nel villaggio viveva una sola famiglia che si occupava stava della cappella.

Comunque in Svanezia hanno la proprio lingua particolare.

Ana ci ha detto che quando il nostro autista aveva parlato a degli operai che lavoravano lungo la strada, non aveva capito nulla.                                    

La loro lingua sembra non abbia lettere.

Ma pensando al Galles che ha la propri  lingua e all’Italia, dove molti non capiscono alcune lingue locali come il sardo, il fenomeno deve essere abbastanza comune.