Il paese chiamato Avigliana

Il paese chiamato Avigliana

[Giugno 2018]

Siamo andati da Milano a visitare il monastero della Sacra di San Michele nella regione Piemonte.

Guardando delle foto il monastero stava maestoso in cima a una collina, cosi’ siamo voluti andarlo a vedere.

Abbiamo visto che c’era una navetta che vi si recava partendo dalla vicina cittadina di Avigliana.

Cosi’ abbiamo deciso di fare prima il pranzo a Avigliana.

Abbiamo prenotato a una trattoria che abbiamo trovato su internet che si chiamava”Croce Bianca“.

Essendo arrivati in questa cittadina, abbiamo visto che anche qui c’erano un sacco di bei posti da cui si potevano fare foto.

Pensando di voler fare una passeggiata là intorno dopo il pasto, siamo entrati nel ristorante.

Come piatto iniziale abbiamo preso antipasto misto.

C’erano  9 tipi di antipasti,  tra cui vitello tonnato e bistecca alla tartara, ognuno come un piccolo assaggio.

La donna che era probabilmente la moglie del proprietario, ci portò questo piatto senza spiegarci niente, ha fatto un sorriso di circostanza ed è andata via.

Mi è piaciuta.

Non era con molte pretese e alla mano.

Tra i 9 antipasti mi è piaciuta in particolar modo la bistecca tartara, i peperoni cucinati bene e il formaggio cremoso.

Il vino era barbera dalla cantina chiamata Roberto Bolla.

Lo abbiamo scelto perché il nome somigliava a quello del mio ballerino preferito, ma poi il sapore era corposo e piacevole.

Come piatto principale abbiamo preso una bistecca di vitello, cosa per noi inusuale.

Io l’ho presa alla salsa di pepe nero, mio marito alla salsa di funghi.

Essendo vitello era più leggero e salutare.

Come dessert abbiamo preso lo zabaione che era anch’esso buono e cremoso.

Il conto è stato di 5 euro in tutto.

E’ tipico dell’Italia che ci siano buoni ristoranti con una tradizione consolidata in piccoli centri come questo.

La gente è orgogliosa di questo.

Dopo il pranzo attraverso una salita siamo andati nel centro del paese.

Le case del paese erano fatte i pietra grigia, quindi i colori erano un po’ spenti.

Il castello sulla collina era stato restaurato  e distrutto molte volte, ma il nucleo originario sarebbe risalito al sesto secolo.

Distrutto dai francesi nel 1690 per l’ultima volta non era stato più ricostruito.

Siamo saliti verso i resti del castello passando per la piazza centrale detta Conte Rosso. Non siamo saliti fino al castello, ma abbiamo visitato un po’ la chiesa di San Giovanni e siamo tornati indietro scendendo dall’altra parte della collina.

Essendoci molti palazzi medievali penso che questa cittadina potrebbe diventare una meta turistica importante, ma non c’era nessun negozio di souvenir, e l’atmosfera era semplice e autentica.

Avrei fatto volentieri più foto ma mio marito ha detto “Non eravamo venuti a vedere il monastero del Sacro di San Michele?”, così ci siamo spostati nella parte nuova della città, dove c’era la stazione dei treni da cui pare lo shuttle bus partisse.