Il tempo del giorno in cui siamo andati a Evora, una città nella regione dell’Alentejo in Portogallo, è stato il peggiore durante le nostre vacanze.
Siamo arrivati alla stazione di Evora e stavamo pensando di prendere un taxi, ma non c’era nessun taxi.
Così abbiamo deciso di camminare affidandoci alla mappa del mio cellulare.
Secondo le informazioni sul mio cellulare, era a 17 minuti a piedi.
Camminavamo in silenzio sotto un forte acquazzone.
La nostra destinazione era la cappella delle ossa.
La Cappella delle Ossa a Evora è annessa alla Chiesa di San Francisco (Igreja De Sao Francisco).
La chiesa stessa fu costruita intorno al 1510, ma si dice che la cappella delle ossa risalga alla prima metà del XVII secolo ed è la più antica del Portogallo.
Tutti i turisti cercano questa cappella delle ossa, piuttosto che la chiesa stessa, e hanno un ingresso separato.
Era una giornata così piovosa, ma c’erano parecchi turisti.
L’ingresso era di € 5 a persona.
Quando siamo entrati nella cappella, ho scoperto che era molto più luminosa e ordinata di quanto mi aspettassi.
Forse a causa del bellissimo soffitto a motivi geometrici, non era affatto spaventoso.
È stato realizzato in modo che i visitatori non potessero avvicinarsi alle ossa stesse.
Tuttavia, all’ingresso, c’è una frase che significa qualcosa del tipo “Noi ossa stiamo aspettando le tue ossa“, che era un po’ minacciosa.
Secondo la scheda informativa all’interno della cappella, era fatta per l’anima del purgatorio.
Il Purgatorio è un punto intermedio tra la morte di una persona ed il paradiso, e si pensa che lì ci siano molte persone che non sono cadute all’inferno ma non possono andare in paradiso.
Un altro cartello contiene le parole lasciate da un abate del XIX secolo, Antonio Ascensao Teles.
Per riassumere: “Viaggiatori, dove andate così in fretta? Pensate a tante persone che sono passate per questo mondo e pensate al fatto che avrete una fine simile. Se venite qui, fermatevi. Più vi fermate a pensare, meglio starai.”
Certo, mi fa pensare un po’.
Secondo la guida, le ossa appartengono a circa 5.000 persone comuni e sono state sistemate con cura dai monaci francescani.
C’è una mummia nella teca di vetro sul retro e sembrano esserci varie teorie al riguardo.
Apparentemente era originariamente appesa al muro.
Il piano superiore di questa cappella era un museo e venivano esposti icone e altri oggetti.
Nella parte principale della chiesa di San Francisco, era nel bel mezzo di una messa, quindi non potevamo entrare, ma solo sbirciare attraverso la porta laterale.
Guardando indietro penso che la cappella delle ossa più spaventosa che abbia mai visto sia stata a Faro, nel sud del Portogallo.
Potrebbe essere perche’ era la prima volta per me, ma si trovava in un luogo come il giardino di una chiesa, e in qualche modo aveva l’atmosfera di essere abbandonata.
Era anche surreale che ci fosse un asilo proprio accanto.
Rispetto a quella, questa di Evora sembra essere ben mantenuta e gestita, lasciando l’impressione di uno spazio artistico ordinato.
[Dic. 2021]
