[Luglio 2018]
La mattina del terzo giorno in Georgia abbiamo fatto il check out all’hotel di Tbilisi, e abbiamo preso l'”autostrada militare” in direzione nord.
Lungo la strada siamo passati per Mtskheta e abbiamo visitato la cattedrale di Svetitskhoveli che non avevamo potuto visitare il giorno precedente.
Questa cattedrale ha molte storie da raccontare e molti tesori, ed è comprensibile che la nostra guida Ana ci avesse detto il giorno prima che era una visita che non si poteva perdere
Prima di tutto c’è la storia che riguarda i vestiti di Gesù durante la crocifissione.
Un giudeo nato qui , avrebbe comprato un pezzo del vestito di Gesù a Roma da un soldato romano e lo avrebbe riportato a a Mtskheta.
Lo portò per darlo alla sorella.
Quest’ultima morì soffrendo, ma tenendo stretta questa reliquia nella mano.
Per questo la donna era stata sepolta assieme alla reliquia.
Quando nel IV secolo Re Mirian divenne cristiano cercò di costruire in questo luogo una chiesa usando un albero di cedro che nasceva dalla tomba della donna.
Il settimo pilastro della costruzione non era stabile e la gente non riusciva a a fissarlo a terra.
Santa Nino, che diffuse il cristianesimo nella nazione, pregò a lungo e intensamente, fino a quando il pilastro si fissò e si potè costruire la chiesa.
Da allora al pilastro cominciarono a essere legati molti miracoli e la gente iniziò a chiamarlo “colonna che dà la vita”.
Infatti il nome stesso di questa cattedrale, Svetitskhoveli, sembra significhi “pilastro che dà la vita”.
Al centro della cattedrale c’era un’area per la colonna e il luogo della tomba della donna e dell’ebreo e c’erano alcuni libri di preghiera e una donna ha pregato lì per tutto il tempo che noi ci siamo stati.
Nel V secolo il re Gorgasali che spostò la capitale da Mtskheta a Tbilisi ricostruì la cattedrale in legno partendo dalla prima pietra.
Anche la sua tomb a è qui.
Gorgasali significa uomo-lupo e il re era chiamato così dai persiani poiché indossava un copricapo fatto con la testa di un lupo.
L’attuale edificio della cattedrale è stato costruito nell’XI secolo.
Un’altro importante tesoro è l’osso di Sant’Andrea uno degli apostoli.
Una storia racconta che prima di Santa Nino, Sant’Andrea venne qui a predicare il cristianesimo e qui morì.
Un osso del suo piede sarebbe venerato nella cattedrale.
C’ anche una parte della croce costruita da Santa Nino e da re Mirian nel quarto secolo quando la nazione divenne cristiana.
Fuori abbiamo visto una strana scultura di un braccio.
Anche riguardo a questo c’è una storia.
L’architetto che cotruì la chiesa invitò il re a visitarla quando era finita.
Il re fu veramente colpito dalla bellezza della chiesa e tagliò il braccio dell’architetto affinché non potesse costruirne un’altra simile.
Perciò il braccio è qui.
Fuori dall’edificio abbiamo visto una donna parlare con un prete e stava piangendo.
Nella chiesa georgiana ortodossa sembra ci si confessi senza confessionale e Ana ci ha detto che la signora si stava confessando.
Se non si ha il coraggio di parlare faccia a faccia col prete si può anche scrivere la propria confessione sopra un pezzo di carta.