[Gennaio 2018] In questo giorno la prima cosa che abbiamo fatto è stato andare con la famiglia in visita a un santuario shinto chiamato Shinmeisha che si trova a Kashiwa nella prefettura di Chiba.
E’ tradizione in Giappone visitare un santuario shinto il primo dell’anno.
Non è che la mia famiglia sia affiliata a questo santuario, ma è un posto a cui si arriva facilmente in macchina ed è anche un bel santuario.
Sembra un santuario costruito da poco, infatti i lavori di ampliamento e restauro sono finiti solo nel 2015, però dal pamhplet si capisce che ha una storia antica e che già nel periodo Heian (794-1192) era un luogo di culto importante.
Inoltre c’era scritto che il 17 di ottobre, ogni anno, si allestisce un palco e vi si eseguono delle danze kagura (delle danze tradizionali giapponesi che hanno un significato religioso).
Anche senza viaggiare lontano, nelle vicinanze ci possono essere cose interessanti da vedere.
Tutti i membri della famiglia hanno pescato il bigliettino con gli auspici per l’anno nuovo e alcuni erano buoni compreso il mio che era Daikichi, “Grande fortuna, un responso di cui non ci si può lamentare.
Quindi è stato sicuramente u buon risultato.
Tutti abbiamo annodato il bigliettino nel posto designato nel santuario, come da tradizione.
Era anche una bella giornata.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una passeggiata con un’amica sulla collina di Ueno a Tokyo.
Quando ero bambina venivo per lo zoo, da studente per i musei e per la concert-hall, quindi è un posto a me familiare, ma non sapevo fosse stato il primo parco del Giappone.
E’ stato aperto nel 1876.
C’era scritto sul sito del parco che il Museo nazionale era stato aperto nel 1882, nel 87 l’Accademia di belle arti e nel 1898 era stata innalzata la statua del samurai Saigo Takamori.
Questo parco anticamente era del tempio buddhista Kan’ei’-ji, così siamo andati a vistare prima l’attuale tempio.
Qui si può vedere l’interessante albero “il pino della luna”, rappresentato dal famoso pittore dello Ukiyoe, Hiroshihige e restaurato ultimamente.
Qui si vendevano dei braccialetti il cui ricavato andava alle vittime del terremoto del 2011 che ancora vivevano in case provissorie e ne ho comprato qualcuno.
Continuando la passeggiata ha cominciato a fare freschetto e abbiamo deciso di recarci al chiuso e siamo andati nel Museo nazionale a vedere la sala dei tesori dello Horyuji.
Era la prima volta che la vedevo.
La cosa più bella erano le statue della dea Kannon del VII secolo.
Siccome è una mostra permanente non c’era tanta folla e abbiamo svolto una visita in tutta tranquillità.
Abbiamo visitato anche l’edificio principale del Museo Nazionale e quando siamo usciti fuori si era fatto ormai completamente buio.
Quella sera avevamo prenotato in un ristorante vicino a Yanaka, un quartiere nei pressi di Ueno, lo Hyotan ike, dove avevamo già gustato un ottimo cibo di stagione in primavera.
Abbiamo preso il menu consigliato in cui c’era anche un piatto fatto con kaki e polipo associato al Capodanno.
Tra cibo buono e sake abbiamo conversato a lungo e abbiamo tirato fino a tardi.