[Luglio 2018] La grande donna di questa foto e la “madre della Georgia“, una statua che si erge sulla collina di Gurgia, nella capitale della Georgia, Tbilisi.
E’ fatta di alluminio ed è alta 20 metri.
E’ stata fatta nel 1959.
In una mano porta la spada e in un’altra una bottiglia di vino e si dice esprima il carattere dei georgiani rappresentato dal detto “Fronteggiamo i nemici con la spada, ma agli amici offriamo il vino”.
Sulla stessa collina c’è la fortezza di Narikala costruita nel IV secolo dai persiani, ma ampliata dagli arabi.
La nostra guida Ana ci ha detto che in arabo Narikara significa “piccola fortezza” e che gli arabi avendo regnato per 400 anni hanno lasciato qua e là tracce nei nomi dei luoghi.
Prima nella fortezza c’erano delle abitazioni, ma adesso c’è la chiesa di San Nicola.
Originaiamente costruita nel tredicesimo secolo, nel 1990 era stata rifatta e dentro gli affreschi erano contemporanei.
Si stava svolgendo la messa.
Dalla collina si vedeva il panorama di Tbilisi.
Non c’erano molti palazzi nuovo, ma ne emergeva qualcuno “particolare”.
Come il palazzo a forma di fungo che era l’edificio comunale e uno a forma di tubo, un teatro ora abbandonato.
Poi il ponte per i pedoni sul fiume Mitskvri, chiamato ponte della pace e costruito nel 2010.
Prima del il tramonto diffonde un messaggio di pace in codice Morse.
E’ stato disegnato da un architetto italiano e portato qui da 200 camion dall’Italia.
Ana ci ha detto che questi strani edifici sono stati costruiti durante la presidenza di Saakashivili.
Il vetro era usato molto negli edifici pubblici ad indicare la trasparenza.
C’era una funivia che saliva sulla collina e anche questa era stata fatta ai tempi di Saakashivili.
Questo tipo di edifici moderni non li abbiamo visti solo a Tbilisi, ma anche nei piccoli capoluoghi delle varie regioni.
Saakashivili fu deposto nel 2012 e attualmente il presidente è Margvelashvili.
Quando però Margvelashvili divenne presidente il sistema era cambiato e la figura più potente era divenuta piuttosto il primo ministro.
Secondo Ana il precedente primo ministro Ivanishvili che prese il potere dopo Saakashvili è il ricco che ha l’1% di Gazprom e odiava Saakashvili, così lasciò il palazzo del teatro in rovina.
Ho cercato questo Ivanshvili su internet e sembra che sebbene abbia dato le dimissioni è ancora l’uomo più potente della nazione.
Comunque quando era stata in Georgia 18 anni fa il capo del governo era Shevardnaze il celebre ministro degli esteri dell’Unione Sovietica di Gorbaciov.
Avevo letto sulla guida che era stato un periodo di crimine e corruzione, ma Ana ci ha detto che se anche si diceva che Shevardnaze rubava i soldi, c’era solo lui allora come persona competente.