[Dicembre 2016] Nel terzo giorno della nostra permanenza a Medellin in Colombia abbiamo finalmente visitato la città.
Il primo posto che abbiamo visto è stata la cattedrale metropolitana.
Essendo stata costruita nel 1931 era abbastanza nuova.
La nostra guida Maria ci ha detto che questa è la settima chiesa del Sud America per grandezza e l’organo a canne di fabbricazione tedesca il secondo più grande.
Davanti alla cattedrale c’è la piazza Bolivar con una statua equestre del generale.
Quest’area che è una zona commerciale della città si trova nella quarta delle sei circoscrizioni in cui è divisa la città, che come Bogotà è divisa in zone più ricche e zone più povere.
Questo significa che la zona non è considerata né povera, né ricca ma una via di mezzo, però gli uomini che giravano per la piazza sembravano un po’ dei degenerati.
Mentre passavamo con la macchina ho notato che molti negozi avevano le sbarre e clienti e commessi dovevano parlare attraverso di esse.
Negozi dello stesso tipo li avevamo visti a Santa Fe de Antiochia, ma là mi era sembrato normale essendo negozi di orafi.
Qui invece erano negozi di dolciumi, succhi di frutta e cose del genere.
Tra l’altro ho visto anche qualche grande negozio di cellulari e cose del genere, perciò ho pensato che tutto sommato non doveva essere così pericolosa come città.
Quindi siamo andati sulla collina di Nitibara.
Su questa collina si dice che una coppia di indigeni combatteva contro gli spagnoli con frecce avvelenate e c’è una statua che li rappresenta.
Da questa collina di 80 metri si vede il panorama di Medellin nelle quattro direzioni.
Non c’era pioggia, ma essendo caldo umido c’era foschia e il panorama non si vedeva molto bene.
Su un lato della collina c’era una piazza con negozi di souvenir nelle case tradizionali restaurate che si chiamava Pueblito Paisa.
Era molto simile alla piazza dei negozi di souvenir che avevamo visto vicino alla rocca di Pedra del Penol.
Qui abbiamo comprato alcuni souvenir per un mio amico che era stato qua venti anni fa per alcuni mesi, quando Medellin era davvero pericolosa.