Sull’isola di Taketomi

Sull’isola di Taketomi

Dall’isola di Ishigaki siamo andati in nave in dieci minuti nella piccola isola di Taketomi.

E’ un’ attrazione turistica fare un giro sul carro trainato dai bufali e, arrivati al porto, l’autobus che ci avrebbe portato al posto dove sono i carri ci stava aspettando.

Ovviamente noi volevamo fare il giro sul carro, quindi appena arrivati siamo saliti sul bus che ci ha portato a una specie di centro di informazioni turistiche.

La maggior parte della gente sceglieva di abbinare il giro sul carro con uno fatto affittando una bici e i due erano venduti insieme.

Senza dover aspettare molto siamo saliti sul carro.

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Caro trainato dai bufali

Su un carro potevano salire una ventina di persone.

La guida ha presentato il bufalo dicendo che il suo nome era Rento. Ha detto che a vederlo sembra docile, ma è litigioso. Paragonato all’età di una persona è come se avesse circa 30 anni.

Dopo ci ha parlato delle relazioni tra i  bufali che lui allevava e ovviamente anche dell’isola di Taketomi.

Le persone che vivono sull’isola sono 365, di esse un terzo sembra provenga da altre prefetture.

Lo shisa, una sorta di leone posto sui tetti come i dragoni delle chiese gotiche, era originariamente costruito come omaggio ai propri clienti dal carpentiere quando finiva il tetto con i materiali che avanzavano.

Ci ha anche detto che le pareti delle case qui sono fatte col corallo e i mattoni non sono attaccati ma solo accatastati.

Poi la guida ha preso un sanshin, lo strumento tipo di Okinawa con tre corde, e ha iniziato a cantare.

Ha cantato due canzoni e la seconda era piuttosto triste.

Era il lamento di una donna che diceva: “Mi sono innamorata a 19 anni e ho avuto il cuore spezzato. Vi prego ridatemi i miei 19 anni” e poi la canzone rispondeva dicendo “Se fossimo capaci da far crescere fiori su un albero morto, potemmo tornare indietro ai 19 anni…”.

La musica di Okinawa ha una scala di 5 note: do, mi fa sol e si, e sembra molto esotica.

Dopo mezz’ora di giro in carro siamo scesi dal carro abbiamo fatto una foto col bufalo e ci siamo diretti alla spiaggia di Kondoi con l’autobus

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La bellissima spiaggia di Taketomi

Ma questo è stato un problema, poiché avremmo dovuto prenotare in anticipo.

E il personale era abbastanza rigido su questo punto.

Ho chiamato alle 12,50 per prenotare il bus e mi hanno detto che il prossimo era alle 13,30.

Ho chiesto se potevamo prendere quello delle 13, ma mi hanno detto che bisogna prenotare 15 minuti prima.

Alla fine le ho chiesto di vedere se c’era posto in quello delle 13 e ci siamo potuti salire.

Da quando eravamo  arrivati nell’isola di Ishigaki stavamo avendo qua e là questo tipo di problemi

Sembra che molta gente qui sia rigida e poco flessibile e questo mi ha ricordato un po’ la gente della Finlandia.

Comunque la spiaggia di Kondoi era bellissima ed era come immaginavo le spiagge dell’isolette attorno a Okinawa.

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Il mare dell’isola di Taketomi

La sabbia bianchissima e l’acqua bassa erano così pulite e belle…

Ci avevano detto qualche giorno fa che sarebbe stato troppo freddo fare il bagno in costume, ma era abbastanza caldo e c’era un po’ di gente in acqua.

Ma non c’era tanta gente da rovinare la vista del posto.

Ci siamo pentiti di non esserci portati il costume.

Anche dopo, guardandoli dalla via che portava indietro al porto i colori del mare erano spettacolari.

[Apr. 2017]