A Buenos Aires in Argentina c’è un bellissimo teatro d’ opera che si chiama teatro Colon.
L’altra volta che ho visitato questa città essendo estate, non c’erano spettacoli che si svolgessero nel teatro, e abbiamo solo visitato il suo interno.
Allora mi ero detta che mi sarebbe sicuramente piaciuto assistere a qualche spettacolo in questo bellissimo teatro e questa volta il mio desiderio è stato esaudito.
A casa, prima di partire abbiamo prenotato i biglietti online, abbiamo stampato le mail e siamo venuti al teatro con queste.
Io pensavo che andassero già bene come biglietti, ma non era così, bisognava andare in biglietteria e cambiarle con un biglietto vero e proprio.
E’ stata una buona idea andare in anticipo.
Infatti la fila per convertire il biglietto era davvero lunga e ci voleva tempo.
Il nostro posto era nei palchi al secondo piano e quando siamo arrivati nel palco che conteneva sei posti i tre davanti erano già stati occupati.
A differenza di altri teatri nel Teatro Coloni posti nei palchi non erano numerati e la persona addetta ci ha detto che potevamo sederci dove ci pareva.
In ogni caso stavolta non si trattava né di balletto, né di opera, ma erano due concerti di musica sacra di Rossini, quindi anche se non si vedeva bene il palco, sentendosi bene la musica, andava bene lo stesso.
Appena ci siamo seduti ho potuto riapprezzare la bellezza di questo teatro.
E’ stato inaugurato nel 1908 e ho letto sulla guida che è tra i cinque migliori teatri del mondo per l’acustica.
E’ un teatro enorme che occupa un intero palazzo e può ospitare fino a 2500 persone sedute e 500 persone in piedi.
Fino a che l’opera house di Sidney non fu inaugurato nel 1973 in Australia questo era il teatro più grande dell’emisfero meridionale.
Gli architetti sono stati due italiani e un belga.
Il concerto era tenuto da 4 cantanti principali, un coro di 80 componenti e l’orchestra.
Non conosco questo tipo di musica e non posso dire come fosse la performance, ma la mia impressione è che le voci dei solisti non si sentissero abbastanza forte per questo enorme teatro.
Il canto era in latino e c’erano sopra i sottotitoli, ma erano in spagnolo, quindi non ho capito nulla.
Ma alla fine il mio desiderio di vedere qualcosa in questo teatro è stato esaudito e mi sono sentita sofddisfatta.
La cosa divertente è che un uomo nel nostro palco era molto coinvolto e si muoveva a tempo con la musica.
Non avrei certo detto che questa è una musica che ti porta a ballare.
Era anche lui un musicista e i suoi amici erano nel palco vicino quindi guardava spesso nell’altro palco.
C’era anche un altro tipo particolare nel piano superiore che aveva un cappello bianco e esprimeva il suo coinvolgimento con tutto il corpo.
La gente era vestita elegantemente, non ai livelli della Scala di Milano, ma più o meno a quelli della Royal Opera house di Londra.
Il biglietto costava solo 470 pesos, che sono circa 14 euro a persona.
Ma per la gente del posto forse è costoso.
Qui il salario medio mensile a persona è di 10.000 pesos a persona.
[Marzo 2018]