È arrivato l’ultimo giorno della nostra vacanza a Cuba, che è stata un’intensa esperienza interculturale.
Innanzitutto volevamo visitare il Centro di L’Avana, dove si trovava il nostro Hotel Siviglia.
A differenza della vecchia Avana, questo era un posto in cui vive la gente comune.
Ad esempio, c’erano ragazzi che giocavano a baseball per strada.
Questo paese è una potenza del baseball come il Giappone, anche se odia gli Stati Uniti.
A quanto pare i cubani sono forti giocatori di baseball.
Se vai un po ‘più a sud in Sud America, quello che i ragazzi giocano per strada è il calcio.
Gli edifici del Centro di L’Avana erano in stile europeo, con molte strutture lussuose e lunghi pavimenti con portici.
Tuttavia, tutti gli edifici erano completamente degradati e sembravano tristi.
Ho visto i panni stesi alle finestre di un edificio in cui non potevo immaginare di poter vivere.
Mi ha ricordato Oporto, in Portogallo, i cui edifici dovevano essere ristrutturati, ma le situazioni qui erano peggiori di Oporto.
Il fulcro del Centro del L’Avana è probabilmente l’ex edificio del Parlamento chiamato Capitolio.
La guida dice che è stato modellato sul Campidoglio di Washington, negli Stati Uniti, e sembrava esattamente così.
Ma secondo la guida, è un po ‘più alto e più dettagliato dell’originale.
Non siamo entrati, l’abbiamo solo guardata dall’esterno.
Se da qui cammini verso il mare, raggiungerai il Malecon di L’Avana, il famoso lungomare che si vede spesso nei film.
Li’ le onde si infrangevano contro il frangiflutti.
La strada spaziosa era piuttosto trafficata e c’erano auto d’epoca qua e là.
Il muro lungo la strada era pieno di coppie locali.
Quando ci siamo seduti in mezzo a loro, una ragazzina simpatica è venuta e mi ha chiesto di farle una foto con un gesto.
Le ho puntato la macchina fotografica e lei ha posato per una foto.
I suoi genitori in piedi un po ‘lontani sembravano imbarazzati.
Mi chiedevo se questa bambina sarebbe diventata una modella professionista in futuro (o lo è già stata?).
Poscritto (febbraio 2021)] Ho viaggiato in più di 50 paesi e, tra questi, Cuba è una delle destinazioni che mi rimane fortemente nel cuore.
Sono passati più di 10 anni da allora e mi viene voglia di tornarci, ma forse è meglio non farlo.
Alla fine sul mio biglietto aereo diceva: “Voglio che Fidel Castro viva più a lungo”, ma è morto nel 2016.
Suo fratello minore è subentrato in seguito, ma ora che sta lavorando per normalizzare le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti e sebbene il governo Trump lo abbia reso difficile, è possibile che ci siano molti turisti dagli Stati Uniti e dal Canada ora a Cuba.
Penso che sia meglio lasciare l’immagine della prima visita quando una destinazione di viaggio mi ha cosi’ tanto colpito. Mi piace manterenere questo bel ricordo.
[Aprile 2010]