[Marzo 2018]
Abbiamo continuato il giro turistico di Buenos Aires in Argentina.
Ci siamo spostati dal quartiere della Recoleta verso il centro della città.
Non si può non passare per il viale che si dice sia il più largo del mondo, Viale 9 luglio, che ha 18 corsie.
Al centro, due anni fa, hanno fatto due corsie per i bus, ma prima c’erano piantati degli alberi ed era una specie di cintura verde.
Per trasferire gli alberi sembra abbiano abbiamo chiamato anche dei giapponesi e ora sembra che dove sono stati trapiantati crescano bene, ci ha detto la nostra guida Elisabet.
Però malgrado ci siano tutte quest corsie, comunque il traffico è intasato.
Non solo qui, in tutta Buenos Aires nei giorni feriali c’è molto traffico. Per arrivare al centro da Palermo. il quartiere dove soggiornavamo, ci abbiamo impiegato più di un’ora.
L’altra volta che siamo venuti abbiamo sentito che attorno all’obelisco che al centro della strada la gente si riunisce in occasione di qualche evento importante come quando la loro squadra vince a calcio o in altre occasioni.
La cosa che abbiamo imparato questa volte è che prima non c’era il recinto attorno e la gente riusciva ad arrampicarcisi sopra, ma poiché ci avevano fatto un sacco di murales alla fine questa cosa è stata proibita.
Da questo viale abbiamo visto ancora un altro monumento. Un palazzo con disegnato il volto di Evita.
E’ stato fatto fare dal precedente capo di stato Cristina Kirchner.
Nel lato a nord che è rivolto verso i quartieri dove vivono i ricchi è disegnata con uno sguardo severo, mentre verso sud dove per la maggior parte vivono poveri è rappresentata con un fiore nel vestito e con un volto sorridente.
Questa volta abbiamo vista prima la Evita che guarda a sud.
Scesi dalla macchina abbiamo passeggiato in quest’area per la via più antica della città, Viale di maggio.
la nostra destinazione era il Cafe Tortoni che si trova lungo questa strada.
L’altra volta, poiché c’era molta fila non siamo riusciti ad entrare.
Aperto nel 1858 da un immigrato francese è il caffè più antico della città, e ancora oggi funziona come caffè con un’atmosfera che sembra rimasta la stessa.
La parte interna del 1858 sembra un museo con foto antiche e manichini che rappresentano gli artisti che lo frequentavano.
Secondo Elisabet all’epoca questi artisti erano poveri e si sedevano prendendo solo un caffè, erano i benvenuti, ma ora è proprio grazie alla presenza di quegli artisti di allora se il caffè funziona ancora.
Pare che qui un caffè, sia più un po’ più costoso che in altri posti.
Noi lo abbiamo solo visitato e non ci siamo presi niente.
Guardando il sito web ho visto che il fine settimana fanno degli spettacoli di tango e altri eventi
Dopo siamo andati a vistare Palacio Barolo, sulla stessa strada.
E’ un palazzo costruito ispirandosi alla Divina Commedia di Dante e al piano terra all’entrata alle pareti ci sono draghi e immagini del fuoco nei disegni del pavimenti per evocare l’inferno dantesco.
Fanno un tour di questo palazzo e poiché ci è sembrato interessante abbiamo comprato un biglietto per parteciparvi il giorno successivo.