Panorama invernale

Panorama invernale

[Dicembre 2017]

Abbiamo fatto un viaggio in famiglia a Fukoroda, nella regione di Ibaraki in Giappone.

Ovviamente la nostra destinazione erano le cascate.

Non lo sapevo, ma il signore di mezza età del posto dove pernottavamo ci ha detto che questa è una delle tre cascate più grandi del Giappone e quella che si può osservare più da vicino.

Le altre due cascate sono la cascata Kegon a Nikko e quella di Nachi a Wakayama.

Io era stata alle cascate di Fukoroda alcuni anni prima l’acqua scorreva larghissima, come una cascata bianca di spaghetti, avevo sentito che in inverno la cascata si ghiacciava, perciò speravo davvero di poterla vedere così.

Per arrivare alla cascata si deve attraversare un tunnel di 276 metri.

In questo periodo l’interno di questo tunnel è molto freddo e congelato.

Alcuni giorni prima quando eravamo stati a Nagano ci eravamo attrezzati per il freddo, ma andando nella regione di Ibaraki, che è nell’area del Kanto, come Tokyo, avevamo sottovalutato il freddo.

Però sopportato il freddo siamo riusciti ad attraversare il tunnel.

L’80% della cascata era ghiacciato.

Un po’ di acqua scorreva ancora e dava al quadro un apetto elegante.

Non avevo mai visto niente di simile.

Una visione davvero spettacolare.

Il depliant che ho ricevuto diceva che l’altezza della cascata è di 120 metri, mentre la larghezza è di 73 metri.

Per la conformazione delle rocce, la cascata sembra scendere in 4 grandi gradini ed è per questo anche chiamata “Cascata delle quattro volte”.

Siamo saliti con un ascensore che non c’era la prima volta che ero venuta e xi ha portato in una postazione superiore da  era possibile guardare la cascata, ed è stato molto interessante.

Mi è parso si sforzassero a rendere questa cascata più conosciuta fra i giovani, dicendo cose tipo “Potete vedere un cuore tra le cascate ghiacciate”, cosa che a me è sembrata sensa senso, ma a parte questo era comunque una spettacolo unico.

Per fortuna quando eravamo là non c’era molta gente. C’erano depliant in altre lingue ma tutti i visitatori sembravano giapponesi. Da una parte ho pensato sarebbe stato opportuno fare pubblicità mirata agli stranieri come a Jigokudami a Nagano, ma dall’altra parte mi piaceva che questo posto ce lo tenessimo per noi  giapponesi.

Sulla strada del ritorno abbiamo visto un negozio che vendeva pesce ayu arrosto e gallo di combattimento allo spiedo.

Ho assaggiato prima il gallo allo spiedo.

Pare i galli da combattimento siano rari e preziosi.

Era buono, specie mangiarlo solo con  sale.

L’hotel dove ci siamo fermati a Fukuroda era chiamato “Fukuroda Onsen Omoide Romankan“.

L’interno combinava stile giapponese e occidentale anche se non si percepiva il peso della storia come all’hotel Fujiya di Hakone.

Avevamo il nostro onsen privato nella stanza da letto e mi sono sentita beata, quando  era nell’acqua calda nella luce del mattino.