Abbiamo passato le vacanze di Natale e il Capodanno in Giappone.
Per prima cosa ci siamo fatti una passeggiata per Tokyo organizzataci da un amico.
Ci siamo dati appuntamento a centro turistico culturale di Asakusa, di fronte al Kaminari Mon.
Siamo stati tante volte ad Asakusa, anche nella primavera di quest’anno, ma era la prima volta in questo posto.
Realizzato dal distretto di Taito serve tra le altre cose a informare i numerosi turisti che giungono ad Asakusa.
Siamo andati direttamente alla terrazza panoramica al piano superiore.
Era interessante vedere dall’alto la via dei negozi che porta al tempio, chiamatanakamise, dove siamo passati tante volte e vista dall’alto sembrava vicina.
Ed era anche bel tempo.
Nella regione del Kanto in inverno anche se fa freddo siccome ci sono molti giorni sereni, si sta bene.
Da qui attraversando il ponte rosso di Azuma si va verso il palazzo detto “della cacca” , il cui vero nome è “Asahi beer superdrive hall”.
Il simbolo dello “stronzo d’oro” è un’immagine a cui siamo abituati, ma era la prima volta che lo visitavamo.
Inoltre tanto tempo fa prima che facessero questa scultura ero stata sul giardino della birra, all’ultimo piano del palazzo per vedere i fuochi d’artificio sul fiume Sumida.
Ho visto su internet e c’era scritto che la scultura è stata fatta nel 1989.
Fatta dal designer francese Philip Starck, quello che voleva essere rappresentato non era una cacca, ma una lingua di fuoco d’oro.
Ma tra i giapponesi è diventato famoso come lo “stronzo d’oro”.
Chissà che ne pensa Starck…
Avendo terminato da poco la manutenzione lo stronzo d’oro era luccicante.
Noi siamo andati in un ristorante giapponese ai piani alti della vicina torre della Birra Asahi e abbiamo mangiato un donburi ai frutti di mare.
Ci siamo seduti vicino alla finestra e la vista era spettacolare.
Si vedeva che Tokyo è fatta di molti palazzi costruiti stretti uno a fianco all’altro e nient’altro.
Dopo il pranzo abbiamo preso un bus d’acqua sul fiume Sumida.
La vista dal fiume non era particolarmente bella, ma ci siamo divertiti facendo foto e passando sotto i vari ponti.
Siamo scesi dal battello ai giardini di Hamarikyu.
Era inverno e non c’erano fiori e l’erba era secca, ma è stato interessante conoscere la storia della caccia all’anatra durante il periodo di Edo.
Abbiamo anche visto un vecchio pino che aveva più di 300 anni.
I visitatori erano per la maggior parte turisti stranieri, forse perché era un giorno feriale.
[Dicembre 2017]