La mattina dopo essere stati una notte a Bandar-e Anzali, la città sul Mar Caspio in Iran, abbiamo fatto colazione al bar in riva al mare.
La nostra guida, Khalil ha acquistato del miele e della panna, che erano le specialità di questa regione e quella era la nostra colazione.
Questo miele aveva il nido d’ape.
È stata la prima volta che ho mangiato il nido d’ape della mia vita.
Ed è stato davvero interessante!
Dopo colazione, abbiamo preso una barca sulla laguna di Anzali.
Pensavamo che ci saremmo divertiti a rilassati su una barca a remi, ma in realtà era una barca a motore e si lanciava molto veloce nella laguna, il che era molto eccitante.
Questa laguna è famosa per gli uccelli selvatici e apparentemente quando le ninfee sono in piena fioritura, l’area diventa rosa tutto intorno ed è molto bella.
Sfortunatamente, eravamo troppo presto per le ninfee, ma è stato molto bello passare attraverso le piante verdi sulla barca.
Il barcaiolo non parlava inglese, ma si sforzava di comunicare con noi con dei gesti, il che è stato carino da parte sua e ci siamo trovati davvero bene.
Dopo essere scesi a terra, siamo passati alla destinazione successiva.
Dato che abbiamo trascorso solo 2 settimane in Iran e c’erano così tanti posti che volevo vedere, alla fine questo tour è stato molto intenso.
Sulla strada, ci siamo fermati in una città sconosciuta, e Khalil e Ali hanno fatto acquisti, l’autista ha acquistato alcuni angurie, mentre stavo aspettando in macchina e ho scattato alcune foto dal finestrino.
Un paio di uomini mi notarono e mi dissero con un gesto di scattargli delle foto e io lo feci, poi sembrarono felici per questo.
Abbiamo fatto anche quattro chiacchiere con le persone locali che erano insegnanti di inglese.
In generale, ho scoperto che il popolo iraniano era gentile e amichevole.
Poi siamo passati su una montagna e abbiamo pranzato con un altro kebab.
Va bene che mi piacciono i kebab …
Era un posto incantevole, pieno di verde.
Anche le persone che stavano cuocendo i kebab erano simpatiche e socievoli, quindi ho chiesto se per loro andava bene fotografarli mentre preparavano i kebab.
Sembravano felici, ma quando ho puntato la fotocamera verso di loro, il loro sorriso è scomparso e si sono irrigiditi ed avevano un’espressione molto seria.
Non sembravano abituati a farsi fotografare.
Comunque, se avessimo viaggiato da soli prendendo una serie di autobus, non avremmo fatto questo delizioso pranzo in montagna, per questo ho mangiato un’altra volta volentieri il kebab.
[ Mag 1999 ]