[Dicembre 2016]
Barichara in Colombia è davvero una bella città.
Un posto in cui, se avrò ancora occasione di venire in Colombia, voglio sicuramente tornare.
E se verrò ancora in questa città, il posto dove voglio anche tornare è questo ristorante italiano.
Si chiama ristorante Al cuoco ed è gestito da un solo uomo chiamato Massimo Luciani.
Dopo un viaggio abbastanza lungo siamo arrivati a Barichara passato mezzogiorno.
Avendo fame la prima cosa che abbiamo fatto è stata cercare un ristorante.
Questo locale era raccomandato sulla guida con una stella.
Pur essendo una piccola città non riuscivamo a trovarlo e abbiamo camminato e ricamminato fino all’estremità del centro abitato.
C’erano molte salite e non era una passeggiata facile, ma lo spettacolo delle pareti bianche delle case a un piano e i tetti rossi non rendeva le cose noiose.
La guida parlava di un affascinante paese dall’atmosfera coloniale, sogno dei registi di Hollywood, ed era vero: ovunque guardavamo era tutto molto pittoresco.
Dopo aver camminato un bel po’ mi sono girata indietro e ho visto una grande bandiera italiana.
Era il ristorante di Massimo.
Massimo è un romano di 62 anni.
Ha detto che ha aperto questo ristorante 6 anni fa.
Il menu era abbastanza limitato e lui serviva solo la pasta massiccia e doppia fatta da lui.
Io ho preso pasta alle polpette e mio marito pasta alle salsicce fatte in casa.
Incluso il semifreddo come dessert e una bottiglia di vino il conto è stato di circa 200.000 pesos (più o meno 60 euro). Non era economico, ma comunque era tutto molto buono.
Mentre eravamo là non c’era nessun altro, ma Massimo ci ha detto che andavano a mangiare lì persone di tutto il mondo che venivano a visitare Barichara, compresi ucraini e cinesi.
Ci ha detto che lui è l’unico italiano che vive nella zona.
Ha due figli ormai grandi a Roma e un altro con la sua moglie colombiana.
Gli piace molto Barichara per la sua atmosfera tranquilla e ha detto che è molto felice qui.
Mi ha ricordato l’italiano che gestiva un ristorante che abbiamo incontrato a Hoi an in Vietnam.
Ogni tanto si incontrano degli chef italiani che lavorano in giro per il mondo in posti in cui non te lo aspetteresti.