[Settembre 2017]
Continua il tour di Zante in Grecia.
Poiché nella spiaggia di Xigya non si poteva fare il bagno perché era troppo fredda, abbiamo proseguito e siamo arrivati in un posto chiamato Skinari, dove c’era un mulino a vento.
Questo mulino a vento era divenuto un hotel.
Il mare che si vedeva da sopra alla collina era davvero bello.
Da qui siamo scesi al posto dove si saliva sulla barca.
Siamo saliti sulla piccola barca che ci portava a fare il giro delle grotte blu che costava 10 euro a persona.
Anche se la stagione turistica era finita, qua e là c’erano turisti e abbiamo dovuto aspettare un po’.
Mente aspettavamo è arrivato un gruppo di cinesi.
Poiché loro avevano affittato un battello tutto per loro, non avevano dovuto aspettare molto.
Quando ho detto alla nostra guida Katerina “Ci sono molti turisti cinesi…”, lei ha detto “Si, ma quelli che sono in maggior numero sono i polacchi”.
E raccogliendo una bottiglia che era a terra ha detto “E questo è quello che fanno”.
Ascoltare l’opinione delle persone del posto che lavorano nel turismo riguardo alle caratteristiche “nazionali” dei turisti è una cosa interessante.
Ultimamente in Russia avevo sentito un commento sui turisti indiani.
Mentre aspettavamo la barca la donna che lavorava lì ha detto di guardare in acqua perché c’era una foca monaca.
Concentrandomi a guardare nell’acqua di tanto in tanto verso la scogliere in lontananza si vedeva sulla superficie dell’acqua emergere la testa di un animale che sembrava una foca.
Le foche monache del mediterraneo sono animali a rischio d’estinzione.
La guida ci ha detto che non potendo più a vivere nei pressi del centro abitato la foca si è rifugiata nel nord dell’isola.
Alla fine siamo saliti sulla barca che avevamo prenotato.
Essendo una barca col fondo di vetro si potevano vedere branchi di piccoli pesci.
Le grotte blu sono il frutto dell’erosione operata dall’acqua marina nella morbida roccia calcarea che forma la base dell’isola.
Entrando con la nostra piccola barca al loro interno abbiamo potuto vedere come erano fatte.
Non avevano lo stesso effetto della grotta azzurra di Capri in Italia, maicomunque l’interno della grotta era davvero blu.
Non c’era solo la grotta da visitare, ma anche un tunnel tra le rocce e rocce dalle forme particolari.
Nei pressi di queste rocce la barca ha gettato l’ancora e ci siamo fatti il bagno.
All’inizio sembrandomi l’acqua fredda non volevo buttarmi, ma poi ho visto mio marito, che all’inizio aveva detto che non si faceva il bagno, tuffarsi insieme agli altri e mi sono tuffata anch’io.
Come al solito prima di buttarmi avevo indossato il giubbotto salvagente.
L’acqua come mi aspettavo era fredda, ma non ho smesso di muovermi e dopo un po’ mi sono abituata e mi sono divertita molto.
L’acqua era bella e pulita.
Quest’anno eravamo stati fortunati col mare.
Avevano nuotato a marzo in Giappone, a aprile in Colombia, a luglio in Sicilia e ora a settembre ci godevamo ancora il mare.
Era stato un giro in barca breve, ma alla fine era valsa la pena di farlo.