[Marzo 2018] Il terzo giorno a Buenos Aires in Argentina era domenica.
Per noi era il giorno delle compere.
Siccome i negozi normali sono chiusi di domenica, ci sono molti mercati all’aria aperta.
La volta precedente che siamo venuti il bancomat non ci aveva dato i contanti, così non potemmo fare tutti gli acquisti che volevamo nel mercato, perciò questa volta siamo andati avendo fatto tutti i preparativi necessari.
Per quanto riguarda i bancomat ce n’erano alcuni che accettavano la nostra carta e altri no.
Non è che li abbiamo provati tutti, siamo andati a quelli di banche internazionali come HSBC o Santander.
Però ogni volta che prelevavamo si prendevano 204 pesos, cioè circa 7 euro.
Però nel mercato accettavano solo i contanti e c’erano molte bancarelle che accettavano anche pagamenti in dollari.
Il personale dell’hotel ci aveva prestato la carta SUBE che si può usare con gli autobus e la metropolitana.
Questa è una carta prepagata tipo la Suica o la Pasmo in Giappone e il personale dell’hotel ci ha detto che avendola possono usarla anche più persone.
Sulla guida c’era scritto che se si vuole acquistare la carta da soli bisogna andare all’ufficio di informazioni turistiche e presentare il passaporto o una copia del passaporto.
Dall’hotel fino alla stazione della metro c’erano 12 isolati.
In questo paese non c’è il modo dire “gira alla terza strada a sinistra”, ma si dice “Gira al terzo isolato”.
Dodici isolati è un bel po’ di strada, ma essendo una bella giornata abbiamo deciso di arrivarci a piedi.
La metropolitana di Buenos Aires non è chiamata “metro”, ma Subte.
I treni erano normali e le stazioni ben indicate dai cartelli, cosi’ non era molto difficile da usare.
La nostra prima destinazione era il mercato nell’area della Recoleta.
Siamo scesi al capolinea di quella che sulla mappa è indicata come della linea gialla, ci siamo diretti a piedi verso il cimitero della Recoleta che abbiamo visitato la volta scorsa.
Stavano facendo il mercato ma era diverso da come lo ricordavo. Si vendeva solo roba da mangiare e sembrava tutta roba francese.
Ho visto dei macoron e li volevo assaggiare cosi ne abbiamo presi col caffè e abbiamo anche fatto una pausa.
Abbiamo chiesto riguardo al mercato dell’artigianato dove volevamo andare e l’uomo della bancarella ci ha detto che era dall’altra parte della strada, ma non era un granché.
Per i locali quindi sembra la reputazione non è particolarmente buona.
Siccome a me, però, piacciono molto le pietre semi preziose un mercato è sempre un era un posto molto eccitante da visitare.
Ho comprato alcune pietre, compresi i coralli fossili.
E subito ne ho fatto fare un pendente sul posto.