[Maggio 2018]
Il nostro scopo principale della nostra visita in Sardegna, in Italia, era di andare nella bella spiaggia del paesino chiamato Stintino.
Sulla mappa sembrava facilmente raggiungibile da Alghero, dove risiedevamo, perciò avevamo deciso di stare là, ma poi provando ad andarci, nel periodo di fine maggio, sia con l’autobus che con il traghetto abbiamo capito che non si riusciva a raggiungere facilmente.
Ci sono più tour a giugno.
Dal primo giorno abbiamo capito questo e che le condizioni del tempo non sarebbero state sempre ottimali. Eravamo un po’ preoccupati. “Nel frattempo mangiamo qualcosa…!”. Così siamo andati a mangiare qualcosa in un posto chiamato “Trattoria da Mirko“, che avevamo trovato su internet, che ci sembrava buono.
Un piccolo locale a cui si arrivava per una piccola via di campagna, c’era una stretta balconata, tavoli piccoli, insomma un po’ scomodo, ma il cibo era molto buono.
Era un ristorante di pesce in cui venivano utilizzato solo cibo prodotto nell’isola.
Essendo la Sardegna ricca di prodotti, mi ha ricordato l’isola di Sado in Giappone.
Abbiamo preso una porzione di antipasto di pesce e l’abbiamo divisa in due.
Siccome c’era un assaggio di tanti tipi di pietanze, una porzione per ciascuno sarebbe stata una quantità eccessiva, che non saremmo riusciti a mangiare. Ho preso come piatto principale una bistecca di tonno. Era coperta da una salsa arancione un po’ dolce. Mio marito ha preso pesce spada arrosto al cartoccio.
Ne ho assaggiato un po’ e ho trovato che era molto più saporito di quello che puoi mangiare nell’area di Milano.
Come dessert abbiamo preso una Bavarese alle mandorle, molto buona.
Per quanto riguarda il vino bianco siccome non mi piacciono i gusti troppo fruttati e quelli dal sapore forte quando ne abbiamo chiesto uno più leggero il cameriere ci ha detto che tutti quelli che erano sul menu erano del posto ed erano tutti forti.
Poi è venuto portando un vino che non era nel menu, perché pare se ne produca poco.
Anche questo era sardo, ma era leggero e si beveva con più facilità.
Vedendo che mangiavamo contenti apprezzando il cibo il cameriere sembrava davvero contento, e la cosa ci ha fatto piacere. Il conto totale è stato di 110 euro, che è un prezzo ragionevole.
Durante il pasto mio marito mi ha raccontato che conosceva una persona a Milano che aveva problemi di polmoni e che poi era venuto a vivere in Sardegna e adesso stava bene ed era felice.
Parlando del fatto che la Sardegna possa essere un ottimo posto per trascorrere la vecchiaia, abbiamo chiesto al cameriere come fosse qui la vita d’inverno.
Lui si è rabbuiato in volto e ha detto che d’inverno non c’era nessuno ed era un mortorio.
Abbiamo provato a fare la stessa domanda anche a altri e uno ci ha detto che in particolare questo inverno, quando Ryanair aveva cancellato molti voli, la Sardegna era sembrata un’isola davvero “isolata”.
Inoltre anche le temperature erano scese. Uno ci ha detto che anche quest’inverno a volte anche dentro casa si vedevano le nuvolette di vapore quando si respiriva.
Se le case sono pensate per un clima caldo e le temperature si abbassano deve essere dura.
Beh allora a quanto pare dobbiamo rinunciare a i nostri progetti di passare la vecchiaia in Sardegna.