[ Mag. 2019 ] Uno dei vantaggi dell’Oslo Pass che abbiamo acquistato a Oslo, in Norvegia, è stato quello di poter partecipare gratuitamente ai tour a piedi.
Ci siamo uniti alla ‘passeggiata sul fiume‘ iniziata alle 14:00 di domenica.
La passeggiata è iniziata dentro la stazione centrale di Oslo e abbiamo camminato a nord lungo il fiume Akerselva.
Oltre a noi, c’erano 5 o 6 norvegesi, 2 australiani dall’aspetto asiatico, un americano e un francese.
La nostra guida era Rihanna che ha fatto questo lavoro per 19 anni’ prima di inziare ci ha chiesto “Posso spiegare le cose solo in inglese? ” e lo fece.
Sembrava che nessun norvegese avesse difficoltà a comprendere l’inglese.
Prima di tutto, Rihanna descrisse la storia di Oslo.
La città nacque nell’XI secolo e la maggior parte delle case erano in legno. Quindi ogni volta che si verifico’ un forte incendio dovettero ricostruire la città.
E lo hanno fatto 17 volte. Il peggior incendio c’è stato nel 1624 e la città è stata completamente distrutta, quindi hanno spostato la ricostruzione un po’ piu’ a ovest, rendendola stabile.
C’erano molti tipi di fabbriche in passato in quella zona e hanno sempre gettato la loro immondizia nel fiume, per questo l’inquinamento è stato terribile.
C’erano anche molti bordelli in citta’.
La stessa Rehanna ricorda che questa zona era puzzolente e pericolosa durante gli anni ’60 e ’70.
Poi hanno iniziato a ripulire l’area e ora ci sono alcuni pesci che vivono nel fiume e l’area lungo il fiume è diventata vivibile per tutti.
Questo è stato il tema principale del tour.
Abbiamo camminato sotto un ponte di pietra rossastro chiamato Ankerbrua fatto di pietre locali, ai quattro angoli di questo ponte, ci sono statue dei personaggi delle fiabe norvegesi.
Ha detto “Per capire la storia norvegese, il modo migliore è leggere le nostre fiabe”
Le fiabe norvegesi non sono ben note, vero? il paese è pieno di foreste, quindi ci devono essere molte fate che vivono lì.
Successivamente, ha sottolineato… che alcune chiese e fabbriche sono sfuggiti alla demolizione e ora sono diventati centri culturali“.
Quando siamo passati vicino ad un edificio che era una fabbrica di birra,inizio’ a parlare di suo nonno.
“Ha lavorato in una fabbrica di birra che dava sul fiume nella parte superiore per circa 40 anni.
Nel birrificio, ai lavoratori era permesso di bere tutta la birra che volevano e potevano persino portare la birra a casa.
Per questo era sempre ubriaco e violento, questo alla famiglia non piaceva e lo evitavano.
Finalmente, arrivo’ il giorno del suo pensionamento, la famiglia non era felice pensando che questo l’uomo problematico sarebbe rimasto a casa tutto il giorno.
Poi pero’ il giorno della pensione, smise di bere e non bevve mai più, cosi’ divenne un uomo diverso, e disse: “Il lavoro al birrificio era così duro che non potevo fare a meno di bere tutto il tempo”.
Tenere i lavoratori ubriachi e costringerli a lavorare era apparentemente la strategia dei proprietari del birrificio.
“Era una storia triste di un uomo che ha sprecato i suoi primi 40 anni, potrebbe essere la trama di un film, non è vero?