[Maggio 2018]
La seconda sera ad Alghero in Sardegna c’erano forti vento e pioggia e le ante delle finestre dell’albergo dove pernottavamo non smettevano di sbattere.
“In questo periodo il brutto tempo è raro” ci dicevano tutti.
Il terzo giorno il brutto tempo è continuato, ma abbiamo preso il bus delle 11,50 (in bassa stagione c’è n’è solo uno alle 11,50 e uno alle 9 e mezzo).
Lungo o il percorso la costa è bella e ci sono molti punti da cui si vede un bel panorama.
La persona dell’hotel ci aveva detto che è patrimonio Unesco, ma non so se è vero, comunque se è sereno penso la vista sia di una bellezza notevole.
Ma era brutto o tempo purtroppo e cielo e mare erano color cenere, ma comunque vedevo che al verde lussureggiante delle colline lungo la costa si aggiungevano i colori dei prati e dei fiori.
Il bus era pieno di turisti stranieri davanti erano seduti nord europei, dietro turisti dell’Europa dell’est che spesso esclamavano “bello”. Dietro a tutti c’era un gruppo di ragazze inglesi che erano in viaggio per festeggiare un compleanno.
Arrivati dopo un’ora a Bosa, abbiamo visto che non era una città sul mare, ma su un fiume.
Sulla collina c’erano i resti di un castello circondato da case colorate.
Essendo mezzogiorno per prima cosa siamo andati a mangiare.
Ci siamo resi conto poi che era una cittadina abbastanza grande, ma in un primo momento, dirigendoci verso il centro storico, ci eravamo addirittura chiesti se ci fossero ristoranti o no…
Siamo entrati nel primo che abbiamo trovato che si chiamava “Estro’o‘”.
C’erano altri clienti come noi ed era quasi pieno.
Il personale andava da una parte all’altra, dando l’impressione che non si aspettassero tutti questi clienti.
L’impressione che il locale mi aveva fatto era buona, ma il servizio un po’ lento.
Come antipasto abbiamo preso un piatto di prosciutti di cinghiale, maiale e manzo come antipasto.
Siccome avevamo mangiato pesce nei giorni precedenti,, volevo mangiare carne.
Così come piatto principale ho preso agnello in salsa di formaggio.
Era un piccolo ristorante di campagna, ma era molto curato e anche la presentazione e dei piatti era di classe.
Mio marito ha preso una carbonara con vongole e cozze.
Per dolce abbiamo preso un tiramisù leggero.
Incluso due bicchieri di vino il tutto è venuto 66 euro.
Come ristorante di campagna non era particolarmente economico, ma siamo rimasti sodddisfatti per come abbiamo mangiato.