[Agosto 217]
A Uglič durante il tour in Russia dopo la visita del Cremlino abbiamo avuto due ore di tempo libero.
Nel punto in cui il gruppo si è sciolto c’era la possibilità di farsi delle foto indossando vestiti del posto e per prima cosa siamo andati a fare questo.
Divenuti il zar e la zarina in abiti dai colori tenui, ci hanno fatto foto sulle scale dell’affascinante palazzo dei principi.
Nei nostri viaggi spesso facciamo foto in costume come ricordo e a casa abbiamo varie foto associate con vari posti del mondo.
Il Cremlino di Uglič non era solo una destinazione per turisti stranieri come noi, ma anche per turisti russi e le foto in costume erano un’attrazione anche per i turisti locali.
D’altra parte nessuno degl altri membri del nostro gruppo formato da britannici aveva mostrato interesse alla cosa.
Mi chiedo sempre quale sia la ragione principale in queste differenze culturali tra persone provenienti da nazioni diverse…
Sebbene Uglič sembrasse una cittadina piccola, abbiamo avuto due ore di tempo libero, il tempo maggiore avuto tra i porti in cui siamo approdati.
Ci siamo sentiti un po’ persi, perché non ci hanno dato una mappa. Ci siamo diretti in un piccolo centro commerciale proprio fuori dal Cremlino.
Qui c’era una fila di negozi di orologi.
Uglič, infatti, era famosa fin dall’era sovietica per le sue fabbriche di orologi.
La fabbrica aveva iniziato la sua produzione nel 1930 e nel 1960 il suo nome era cambiato in “Fabbrica di orologi Čajka” dopo che dallo spazio, la prima donna astronauta, Valentina Tereshkova, aveva detto in una trasmissione radio dallo spazio “Ja čajka, Sono un gabbiano.”
Loro esportavano i loro orologi in molti paesi.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica la ditta aveva continuato ancora per un po’ ma era fallita ufficialmente nel 2009.
Ma come ho detto prima ci sono ancora molti negozi di orologi e non so perché.
Forse qualcuno manda ancora avanti la fabbrica anche se sottotono con un altro nome.
Tanti anni fa, quando venni per una breve vacanza a Mosca ai tempi dell’Unione Sovietica mi sembra di aver comprato un orologio per ricordo.
Erano i tempi della Perestroika di Gorbaciov e il quadrante nero dell’orologio al posto dei numeri aveva scritto Perestroika in alfabeto cirillico.
Mi chiedo se fosse stato fatto a Uglič.
Comunque gli orologi sono un’altra cosa che mi piace, così ne ho comprato uno. Quando l’ho comprato mi è sembrato di capire che non ci volesse la batterie, ma a casa quando ho provato a metterlo in funzione non camminava e ho temuto che mi avessero imbrogliato (non so leggere le istruzioni della mia lingua figuriamoci in russo).
Ma alla fine ho capito come metterlo in funzione e andava bene e ora è il mio preferito.
Dopo la spesa avevamo ancora molto tempo quindi abbiamo camminato senza meta e ci siamo diretti verso un mercato un po’ trasandato.
Vendevano dell’aglio bellissimo, ma era l’unica coa bella, il resto mi ha dato un’impressione di povertà.
La carne per esempio era venduta su una bancarella senza cura e i fiori artificiali di plastica, che in occidente non si vedono più, sembravano essere considerati una cosa importante.
Non c’era molta gente e non era per niente animato.
Dopo, durante il pasto sulla nave, una coppia al tavolo con noi ci ha detto che aveva avuto un’esperienza simile andando in un supermarket.
Penso che la ragione per cui abbiamo avuto due ore di tempo a Uglič era legata al programma di viaggio, ma se avessimo avuto ancora più tempo ci sarebbe probabilmente dispiaciuto per le condizioni dure della vita quotidiana dei russi con cui avremmo avuto più tempo per essere in contatto.