Era l’ottavo giorno del nostro soggiorno in Argentina.
Abbiamo visto sulla guida un ristorante che si chiamava “Miranda” e non potevamo non andarci.
Poiché era nel quartiere di Palermo di Buenos Aires, che è lo steso dove soggiornavamo noi, abbiamo deciso di andare facendo una passeggiata.
Avevamo scelto di stare nel quartiere Palermo perché c’è un’atmosfera raffinata che ci piaceva, ma essendo stati impegnati a visitare qua e là la città, non avevamo avuto tempo di visitarlo con calma.
Quando siamo venuti l’altra volta avevo pensato che se fosse stata Tokyo l’avrei paragonato a Aoyama, o a Chelsea se fosse stato a Londra, ma forse questo paragone era eccessivo.
C’era certamente una parte elegante, ma c’erano mischiate anche della parti che sembravano “zona industriale”, parti che erano come gli altri posti di Buenos Aires e i punti dove il manto stradale era rovinato erano tanti.
Non so se perché non ancora si sviluppa o perché è proprio così…
Poi pensavo un’altra cosa, che essendo una zona di ristoranti, i bar, e i piccoli negozi, l’appeal turistico del posto sarebbe aumentato se ci fosse un libricino gratuito che raccogliesse le notizie del posto con la presentazione di locali e negozi.
Per esempio in Giappone nell’isola di Ishizaki insieme alla mappa c’è un opuscolo allegato chiamato “Guida turistica”. A Milano c’è un opuscolo negli hotel che si chiama “Shop” Scritto prevalentemente in inglese, ma con parti anche in giapponese, cinese e russo.
Pensando a queste cose riguardo alla guida e affidandoci alla nostra mappa, finalmente siamo arrivati al Ristorante Miranda che era anch’esso una “parilla“, cioè una braceria.
Gli interni erano in stile moderno e c’ erano tavoli di legno allineati. Sedutici al tavolo abbiamo visto che traballava.
Avendolo fatto notare alla cameriera ha detto “Perbacco, il tavolo balla la samba vero?”. E ha messo qualcosa sotto il piede del tavolo fissandolo.
Un’espressione davvero divertente.
Poi un altro cameriere essendoci molte portate sul nostro tavolo per due persone, con molto tatto ha aggiunto un seggiolino per bambini e ci ha appoggiato il vino.
Mio marito ha visto su internet e il salario medio argentino è inferiore a quello dellInghilterzra dove noi viviamo, ma i camerieri e le cameriere sembra prendano di più che da noi.
Una prova che in una paese che diversamente dall’Inghilterra ha una cultura del cibo i camerieri sono tenuti in una più alta considerazione.
Abbiamo mangiato un kilo misto di carne con l’osso, patate dolci e verdure.
La carne era tanta da uscire fuori dal piatto così l’abbiamo divisa per due.
Era buona, ma un po’ dura.
La patate dolci erano buonissime soffici e saporite.
Siamo rimasti soddisfatti dal cibo e dal conto che è stato di 57 euro circa.
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[Marzo 2018]